Descrizione: La felicità del lupo è una cartolina giunta da un posto in cui presente e passato si incontrano nel bar del paese, nelle solitudini, nelle stagioni sia meteorologiche che turistiche, nei gesti, nei boschi e nell’apparizione di animali selvatici da tempo scomparsi. Una cartolina indirizzata al futuro scritta dal rimanere, dal ritornare e a volte anche da un inevitabile doversene andare.
Ambiente: Questo libro necessita di un paese di montagna, della gente che lo abita, dei pasti che si consumano e degli occhi (non solo umani) che si incontrano, il tutto circondato da un luogo che si è a volte lasciato, altre trovato, altre ancora raggiunto ma solo dopo aver camminato a lungo, laddove vento, neve e sole sono semplicemente vento, neve e sole, ossia la vita.
Germoglio: “Fausto aveva quarant’anni quando si rifugiò a Fontana Fredda, cercando un posto da cui ricominciare. Conosceva quelle montagne fin da ragazzino, e la sua infelicità quando ne stava lontano era stata tra le cause, o forse la causa dei problemi con la donna che era quasi diventata sua moglie. Dopo la separazione aveva affittato un alloggio lassù e trascorso un settembre, un ottobre e un novembre a scarpinare per i sentieri, raccogliere legna nei boschi e cenare davanti alla stufa, assaporando il sale della libertà e masticando l’amaro della solitudine. Scriveva, anche, o per lo meno ci provava: nel corso dell’autunno vide le mandrie lasciare gli alpeggi, gli aghi dei larici ingiallire e cadere, finché con le prime nevi, per quanto avesse ridotto all’osso le sue necessità, finirono anche i soldi che aveva da parte”.
Scheda tecnica: La felicità del lupo di Paolo Cognetti, Einaudi editore, narrativa, ISBN 978-88-06-24987-8.