#bibliocoltura: Le particelle elementari di Michel Houellebecq

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Descrizione: Le particelle elementari è un libro che esercita la distanza, facendoti sentire a volte vicino altre lontano verso certe scelte, abitudini, ossessioni, persone, modi di essere e fare, suscitando a volte simpatia e tenerezza alte fastidio e ribrezzo, in un susseguirsi di eventi che null’altro sono se non la storia della società di oggi.

Ambiente: Questo libro necessita di un biologo molecolare solitario e impermeabile a qualsiasi emozione e del suo fratellastro insegnante di lettere ossessionato dal sesso. Due vite agli antipodi unite dal continuare a provare in qualche modo ad essere felici, a comprendersi e a cercare di dare una forma di apparente normalità ad amori nati dalle proprie identità sofferte.

Germoglio: “Il 1° luglio 1998 cadeva di mercoledì. Fu quindi logico, benché anomalo, che Djerzinski la sua bevuta d’addio la organizzasse di martedì. In mezzo alle vaschette di congelamento degli embrioni, e un po’ schiacciate dalla loro massa, le bottiglie di champagne vennero accolte dal refrigeratore Brandt deputato a conservare i prodotti chimici d’uso comune. Quattro bottiglie per quindici persone – appena sufficienti. D’altronde, vista la superficialità della cagione di quel raduno, a essere appena sufficiente era tutto quanto; una parola di troppo, uno sguardo sbagliato, e il gruppo rischiava di perdersi, tutti e ciascuno di corsa verso la propria macchina”.

Scheda tecnica: Le particelle elementari di Michel Houellebecq, edizione La nave di Teseo, romanzo, ISBN 978-88-34607–534.