Il programma verde fresco e per un cantone politicamente ingrigito

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Diciannove candidati dei Verdi sulla lista 1 in unione con i socialisti candidano per le elezioni al Gran Consiglio. Essi sì sono presentati oggi ai media a Coira – con un programma, che si lascia vedere: dalla B come Biodiversità alle C come Clima, alla E come Economia e fino alla M come Mobilità. Breve: Per il clima e per il progresso

Con brio e tanta voglia di fare i candidati al Gran Consiglio hanno srotolato, da soli, il tappeto all’entrata dell’edificio del Gran Consiglio – naturalmente un tappeto verde erba. Per i 19, provenienti da quasi tutte le regioni del cantone dei grigioni, è chiaro: dopo anni di infinito e instancabile impegno per un sistema di voto equo – il proporzionale – appartengono finalmente anche loro a partire dal 15 maggio nel Gran Consiglio.

Con la loro vasta esperienza, vogliono dare un contributo per fare in modo che: la crisi climatica venga padroneggiata, la coesione sociale venga rafforzata e il rapporto nei confronti delle persone che escono e entrano dal nostro paese sia sempre aperto, sia che siano turisti o rifugiati. Solo grazie e attraverso questo incessante miscuglio di persone e idee si è plasmata l’attuale variegata e ricca cultura grigionese. Per un’illustrazione concreta delle loro preoccupazioni ma forse anche soluzioni, i candidati hanno portato con sé un simbolo (Vedi foto).

Anita Mazzetta, da anni direttrice del WWF grigioni e consigliera comune di Coira, esorta: «Se vogliamo mantenere il riscaldamento globale a un livello ancora controllabile, non possiamo più fare nuovi investimenti nel campo delle energie fossili e questo con effetto immediato.
Per Simon Gredig, direttore della Pro Velo Grigioni di Coira è chiaro: «La bicicletta è il mezzo di trasporto più efficiente, ed è pure divertente!”
Agrena Schuler, attivista climatica e studente al ginnasio di Schiers, gli sta a cuore «più mezzi di trasporto pubblico, meno auto”
Beat Deplazes, oriundo della Surselva e attivo nella società Solar-Energievereinigung SSES, si impegna da anni «per le energie rinnovabili come la più importante misura di protezione del clima”.
Gabriel Reiber di Coira, grafico e attivista per il clima, vuole «trasformare la digitalizzazione in un’opportunità», che secondo la sua opinione deve essere affrontata «con lungimiranza, coraggio e un po’ di scetticismo».
Per Livia Künzi della regione Arosa / Schanfigg e specialista di turismo „ non è mai troppo tardi per cambiare il mondo”.
Alf Bolt, artista nell’Engadina alta, lo sa per esperienza dolorosa sul campo che: «alloggi a prezzi accessibili per la gente del posto, le famiglie e i giovani, è la base per l’ulteriore sviluppo delle aree turistiche».
Kesang Bischoff, contadina in Bregaglia, si vuole schierare anche politicamente «per la diversità e strutture contadine piccole”.
Kaspar Schuler, direttore generale CIPRA attiva in tutta la regione alpina, ha sottolineato una particolarità speciale che oggi è di alta attualità: «Il cantone dei Grigioni è da tempo un cantone di emigrazione. È quindi importante trattare ogni persona con rispetto e permettere la partecipazione, anche a coloro che sono in fuga da noi”.
Loris Niethammer, attivista climatico e studente al liceo di Coira vuole «una politica delle droghe con dignità e godimento umano”.
Nicolas Zogg, di Bonaduz indipendente e ingegnere ambientale ha spiegato nelle sue osservazioni un beneficio multiplo: «Costruire con il legno e con prodotti, durevoli e di un ciclo integrato per promuovere la produzione regionale – e proteggere il clima.
Teo Crameri, di Igis indipendente e attivo nel ramo dell’energia, si batte quotidianamente per «più efficienza energetica in modo di raggiungere la società a 2000 watt».
Armando Lenz, di Rodels e direttore generale Pro Natura Graubünden, vuole che noi «prendiamo responsabilità nei confronti della natura”.
Reto Peter, di Scuol e maestro di professione, sottolinea che la cultura non conosce confini: ”Per me la cultura non ha confini, sia geograficamente che in termini di contenuto. Gli operatori culturali meritano fiducia e la massima libertà possibile nella loro creatività”.
Selina Arquint, di Trin, attivista climatica e studente al ginnasio vuole finalmente «delle misure efficaci nella protezione del clima – perché il tempo ci scappa via!”.

Quattro dei 19 candidati VERDI non hanno potuto partecipare all’evento e alla presentazione dei candidati: Hansjörg Hosch, medico in Alta Engadina, combatte da anni per un’assistenza sanitaria finanziariamente accessibile per l’intera popolazione e in tutte le valli. Manuela Dorsa Crameri, artista di Samedan è particolarmente impegnato nel ramo della cultura. Per lei è una questione di cuore che la democrazia sia vista come cultura. Anna Gredig, di Safiental e contadina, é convinta che la protezione del clima e la biodiversità fa bene a tutti. Claudio Bernhard, studente di ingegneria meccanica, si impegna per un cantone dei Grigioni delle generazioni future.

Per i Verdi, unire le forze con il PS nella lista comune 1 non è un rito nuziale, ma una questione di cuore. Legati dalla stessa consapevolezza dell’importanza delle inquietudini sociali e dalla cooperazione sulle questioni ecologiche, i due partiti si sentono come disputanti collegiali, forse spesso congeniali e complementari per il clima e il progresso. I due partiti in breve tempo hanno quindi sviluppato una piattaforma elettorale comune.