La nuova operatrice Pgi Saveria Masa si racconta a “Il Bernina”

0
971

Saveria Masa, valtellinese, succederà a Giovanni Ruatti come operatrice culturale della Pgi Valposchiavo. Storica, genealogista e autrice di numerosi articoli e saggi, entrerà in servizio oggi. Il Bernina la ha raggiunta per una intervista.

Saveria, puoi farci una tua breve presentazione?
Beh, per cominciare sono valtellinese, nata a Tirano ma con origini malenche. Mi sono laureata in lettere moderne a indirizzo storico, mi definisco una storica di formazione. Sin dal momento della tesi mi sono interessata ai rapporti tra Valtellina e Grigioni. In particolare, ho cominciato dalla Strada del Muretto, una via di comunicazione che attraversa l’intera Valmalenco giungendo poi al confine con i Grigioni. Una via importante dal punto di vista commerciale già dai tempi antichi e fino alle recenti epoche del contrabbando.

Poi, alcuni anni fa, per una decina d’anni sono stata coordinatrice dell’Ecomuseo Valmalenco. È stata un’esperienza importante e stimolante. In questo diverso frangente, alla conoscenza si è affiancata la progettualità. È stata infatti un’occasione per imparare come si possono trasmettere la cultura e la storia. Per me è stato interessante unire ricerca e valorizzazione.

Come hai deciso di candidarti come operatrice culturale della Pgi in Valposchiavo?
Ho appreso del bando da amici che mi hanno comunicato che c’era questa opportunità. Ho pensato si trattasse di un’occasione, anche perché si tratta di un ambito che non mi è estraneo né per competenze né professionalmente. E siccome mi piace mettermi in gioco, pur con le dovute cautele, ho pensato che potesse essere una buona opportunità.

Sei valtellinese, quali legami ti uniscono al Cantone dei Grigioni e alla Valposchiavo?
Si tratta di legami profondi e di lunga data. Essendo nata a Tirano, ho frequentato la Valposchiavo da bambina e poi anche da ragazza, con la bici da corsa. Poi, grazie agli studi che ho intrapreso, di cui parlavo anche prima, si è accesa in me la passione per questo tema.

Hai già collaborato con la Pgi in passato?
In effetti ho collaborato già diverse volte con la Pro Grigioni. Sia, in diverse occasioni, con la Pgi Bregaglia (ricordo a questo proposito una memorabile gita storico/ etnologica al Passo del Muretto quando io stesso ero operatore della Pgi Bregaglia, NDR) e con i Quaderni grigionitaliani, per i quali ho scritto diversi contributi. Insieme alla Pgi Valposchiavo, inoltre, ho collaborato per approfondire l’interessantissima figura di Remigio Nussio.

E poi… Il 16 luglio ho un impegno per un laboratorio di storia a Salecina, questa volta con la Pgi Engadina, per parlare di confini ma anche di come funziona il mestiere dello storico. Il pomeriggio, ci sarà anche una passeggiata a Cavlocc per imparare a leggere le testimonianze che la storio lascia sul territorio e nei toponimi

Quando inizierai? Ci sono già stati dei primi passi?
Prenderò servizio il primo luglio e avrò la fortuna di non essere sola, perché per un paio di mesi lavorerò a fianco di Giovanni Ruatti. Sarà un bel modo anche per conoscere il programma e le scadenze della prossima stagione. Quanto ai primi passi, ho avuto, al momento, una prima riunione di comitato (alla quale sono stata invitata) se pure in forma virtuale.

Quali sono le tue aspettative su questo lavoro?
Come tutti ho delle aspettative, ovviamente, non sarebbe onesto dire il contrario, Sono molto motivata ed entusiasta di iniziare qualcosa di nuovo. Ma il come si vedrà cammin facendo. Mi piacerebbe far fruttare le mie esperienze del passato a beneficio del territorio

Ogni operatore lascia una sua impronta in questo lavoro: quali saranno le tue “parole d’ordine”?
Può sembrare banale, ma per me è importante: coinvolgere la popolazione a tutti i livelli. Vorrei entrare in contatto con persone di ogni tipo e di ogni età. Penso che in lavori come questi si debba sempre continuare a seminare e non ci debba mai perdere d’animo: i frutti, prima o poi, arrivano. Magari non alla prima occasione, magari nemmeno nel nostro mandato, ma a distanza di tempo l’impegno viene premiato.

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno