Pippo Pollina si racconta a “Il Bernina”: Fosse per me tornerei fra due mesi

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Sabato scorso, 30 luglio, il cantautore di origini siciliane e trapiantato a Zurigo Pippo Pollina si è esibito presso il deposito della Ferrovia Retica di Poschiavo. Dopo aver iniziato a suonare come musicista di strada ora si esibisce nei maggiori teatri d’Europa. Risale a 35 anni fa la sua prima esibizione a Poschiavo.

Nell’intervista che ha rilasciato a “Il Bernina”, l’artista racconta delle motivazioni che ancora lo spingono ad esibirsi con tanta frequenza e intensità: tra i mesi di luglio e agosto di quest’anno sono in programma ben 30 concerti.

Nel suo ultimo album “Canzoni segrete”, il cantautore racconta delle utopie delle nuove generazioni: “L’uomo – ha affermato Pollina – deve fare un passo indietro per recuperare il significato originario della sua presenza sul pianeta e proporre un’alternativa all’affermazione materiale come valore”. Secondo l’artista, il modello di pace e non violenza sarebbero quindi da perseguire.

Non c’è solo la musica, però, ad interessare l’artista. Durante la pandemia, infatti, si è costruito il tempo per scrivere un romanzo, che uscirà prossimamente in italiano e in tedesco; una produzione che egli stesso ha definito come “un’esperienza di introspezione”.

Dei 30 concerti in programma quest’estate, solo 4 saranno interamente in lingua italiana, motivo che ha spinto Pollina a dichiarare un forte apprezzamento per l’esibizione tenuta nella nostra regione.
Pippo pollina tornerà a Poschiavo? “Dipende da voi – ha affermato sorridendo il cantautore – fosse per me fra due mesi ci rivediamo”.


Intervista di Bruno Raselli – Testo di Marco Travaglia