Venerdì 20 gennaio, alle ore 20:00, presso le palestre a S. Maria di Poschiavo, posti a sedere tutti esauriti per la serata informativa riguardante la revisione della pianificazione locale, durante la quale sono stati presentati i contenuti e gli obiettivi inerenti ai lavori pianificatori e alla procedura d’esposizione pubblica di partecipazione prevista da lunedì 23 gennaio fino a martedì 21 febbraio nel salone “La Torr”.
La serata è stata introdotta dal podestà Giovanni Jochum: “E’ un piacere vedere che siete tanti, ciò vuol dire che la pianificazione e il territorio vi stanno a cuore: grazie fin d’ora per la partecipazione”. L’obiettivo di questo incontro – ha poi aggiunto – è dare informazioni e spiegare i concetti generali per i cittadini che andranno a vedere i piani esposti, visibili a breve anche sul sito del Comune. Eventuali osservazioni riguardanti situazioni personali possono essere fatte entro il 6 marzo, previo appuntamento.
Lo studio STW, partner dell’amministrazione nel lavoro di pianificazione, ha illustrato prima di tutto la questione legislativa, che impone ai comuni di provvedere alla pianificazione stessa. Una mancata adempienza del compito comporterebbe l’elaborazione della revisione da parte del Cantone, che può incaricare uno studio di pianificazione esterno. Su questo punto, il podestà ha tenuto a precisare: “Cerchiamo di non vedere questa cosa come una rigida impostazione legale dall’alto, ma piuttosto come un’opportunità per vedere le qualità del nostro territorio e un’opportunità per la conservazione e lo sviluppo della qualità ambientale”.

Inutile nascondere il fatto che il tema che ha suscitato più interesse è stato quello relativo alle zone residenziali, miste e centrali (RMC): come è cambiata, in parole povere, la distribuzione dei terreni edificabili? La nuova legge sulla pianificazione basa la distribuzione in base ai nuovi scenari sull’evoluzione demografica 2020-2050, pubblicati dall’Ufficio federale di statistica nel maggio 2020. Siccome per Poschiavo si prevede una diminuzione della popolazione, dovranno diminuire anche i terreni edificabili. La riserva concessa al Comune di Poschiavo corrisponde a un lotto ogni 100 abitanti; calcolando che nei prossimi trent’anni sono previsti 3’354 residenti, risulterebbero concessi solamente 34 lotti sui 93 attuali (due terzi in meno). Tuttavia, nell’esame preliminare, il gruppo di lavoro ha provato ad ottenerne 75; dalle successive valutazioni, si è arrivati all’ottenimento di 68 lotti edificabili effettivi, il doppio di quelli inizialmente concessi dal Cantone.
Ma a quanto corrisponde precisamente la perdita in ettari? Da una base di partenza di circa 7 ettari, è stato spiegato, si dovrà arrivare a 4,7. Il podestà, su domanda del pubblico, ha precisato che è previsto un risarcimento: la quota non è fissa, ma dovrà essere valutata caso per caso (a dipendenza di diversi fattori); su questo punto – ha continuato – non ci sono ancora decisioni dei tribunali che aiutano a interpretare la legge.

Per quanto riguarda i terreni che rimarranno edificabili, la legge cantonale stabilisce il cosiddetto “obbligo di mobilitazione”, ovvero l’obbligo a costruire: entro 8 anni nelle nuove zone dichiarate edificabili (qui i comuni possono intervenire e aumentare fino a un massimo di 10); 8 anni (non prolungabili) sono previsti anche per le zone edificabili già esistenti. In caso di inadempienza subentra, nella maggior parte dei casi, il diritto di compera da parte del Comune oppure l’esclusione del lotto dalla zona edificabile.
In base al Piano direttore cantonale, il Comune deve anche rivedere le zone lavorative esistenti non ancora edificate, valutare cambi di destinazione, adottare misure di mobilitazione coerente e farle utilizzare/edificare più densamente. In questo caso, la stima del cantone indica che, in tutta la Regione Bernina, esiste un fabbisogno totale di aree lavorative pari a 3 ettari e dal confronto del fabbisogno con le riserve determinanti risultano solamente 0,4 ettari di riserva da ripartire tra il Comune di Poschiavo e il Comune di Brusio.
Il gruppo di lavoro si è chinato su molte altre tematiche, a dimostrazione della grande mole di lavoro che sta dietro alla pianificazione. Tra gli altri, sono stati mostrati importanti cambiamenti, come per esempio modifiche di destinazioni d’uso dei terreni che, in previsione, pongono le basi per la realizzazione di importanti progetti, come per esempio la circonvallazione di Le Prese o quella di Raviscé. E’ stata palesata anche la necessità di assegnare le superfici situate a Li Geri, che comprendono zone per le attività sportive e il tempo libero e zone di campeggio.

Come anticipato, sono state molte le tematiche toccate, impossibili da trattare in modo esaustivo in un singolo articolo. I cittadini interessati sono invitati a partecipare all’esposizione pubblica prevista da lunedì 23 gennaio fino a martedì 21 febbraio nel salone “La Torr”. Eventuali osservazioni possono essere fatte entro il 6 marzo, previo appuntamento in Comune.
Dopo quasi 5 anni di lavoro in gran segreto svolto da un piccolo gruppo ristretto e da un ufficio di pianificazione, la popolazione e i gruppi di interesse avranno adesso solo una ventina di giorni lavorativi per guardare e valutare l’enorme mole di lavoro prodotta, ed altri 10 giorni per preparare e spedire le osservazioni. Cari cittadini affrettatevi in casa Torre a vedere il tutto ( oppure nel sito del Comune) e non abbiate timore ad inoltrare le vostre critiche. Questa pianificazione condizionerá le nostre vite e quelle dei nostri figli per oltre un ventennio.