Contestate le rendite degli ex consiglieri di stato, apertura del Governo

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Foto Keystone

I membri del Governo retico, come quelli di altri esecutivi cantonali, ricevono una pensione vitalizia quando lasciano l’incarico. Ora PLR, Verdi liberali e UDC grigionesi vogliono ridurre o persino abolire tali rendite, da loro definite “paracadute d’oro”.

In una risposta a interventi parlamentari il Consiglio di Stato grigionese si è detto disposto ad adattare il regime pensionistico ai tempi attuali.

Gli ex membri dell’esecutivo cantonale ricevono, a seconda della lunghezza del mandato esercitato (per legge la durata massima della carica è di 12 anni, ndr), una pensione fino a un massimo del 42% dell’ultimo stipendio ottenuto. Quest’ultimo ammonta attualmente a 262’000 franchi all’anno, per il quale ricevono in seguito una rendita di 110’000 franchi.

Le sezioni grigionesi del Partito liberale radicale (PLR), dei Verdi liberali (PVL) e dell’Unione democratica di centro (UDC) non trovano più appropriato il “paracadute d’oro” per tutta la vita. Per questo motivo hanno presentato tre atti parlamentari separati durante la sessione di ottobre del Parlamento retico.

Le loro richieste vanno da una limitazione delle rendite degli ex consiglieri di Stato sino al raggiungimento dell’età del pensionamento (per il PLR), per un massimo di tre anni (per il PVL) o alla loro abolizione pura e semplice (per l’UDC).

Nella sua risposta, il Governo si dice disposto a riadeguare le pensioni degli ex membri dell’esecutivo e vuole testare le varianti proposte ed eventualmente altre proposte nell’ambito di una modifica della legge sugli stipendi e la previdenza professionale.

Il Consiglio di Stato precisa comunque che il Cantone dei Grigioni è uno dei pochissimi che prevede un limite di durata della carica. Stando alla Costituzione grigionese sono possibili al massimo due rielezioni, vale a dire che i membri del Governo devono abbandonare la carica al più tardi dopo dodici anni.