Nel buio siamo tutti uguali

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Immaginate di entrare in una stanza e di essere completamente avvolti dal buio. Non stiamo parlando di una normale stanza di notte, ma della sensazione in cui avere gli occhi aperti o chiusi non cambia assolutamente nulla. E di provare a svolgere, in un ambiente diverso dalla nostra casa, qualche gesto quotidiano come mangiare, per esempio. Sabato 4 e il 5 febbraio, chi lo vorrà, potrà condividere questa curiosa esperienza all”Osteria del Centro” a Brusio. L’idea di organizzare una Cena al Buio è nata da Antonio Faedda, che da qualche mese lavora come operatore di MOVIMENTO, dopo diversi anni di esperienza in Spitex.

“Tutto inizia tempo fa, quando ancora vivevo a Milano. La mia formazione prevedeva infatti una giornata all’Istituto Ciechi. Ricordo che siamo entrati in questo ambiente completamente buio, dove c’era tutto un percorso. Prima c’erano le piante aromatiche, che dovevano essere riconosciute e poi, via via, siamo stati confrontati con alcuni gesti comuni alle persone non vedenti: un attraversamento pedonale, salire su una barca (con tanto di moto ondoso) o, infine, provare una consumazione al bar. Quest’ultima è una delle esperienze più difficili ma tutto, al buio, diventa più complicato, perché saltano gli automatismi che siamo convinti di avere. L’esperienza, bella e inaspettata, mi aveva affascinato, e così già allora mi era venuta l’idea”.

Due anni fa Faedda, con l’aiuto determinante di Marco Lavizzari, non vedente, aveva deciso di mettersi in moto per organizzare la cena: l’iniziativa non era però andata in porto per i problemi legati al Covid e alle limitazioni agli esercizi di ristorazione. In questa stagione, archiviate le fasi più acute della pandemia, la “macchina” si è rimessa in moto. E non è stato facile, perché tanti sono i dettagli ai quali pensare.
“Le porte e le finestre, per esempio, vanno completamente sigillate, in modo che non entri per nulla luce e vanno oscurate anche le spie delle apparecchiature elettriche. Uno dei motivi per cui abbiamo scelto l’Osteria del centro è che non ci sono scale e il passaggio luce/ buio si riesce a gestire meglio”.

Al proprio arrivo, con l’aiuto di Marco e di Antonio, le persone verranno invitate a lasciare le giacche e le borse. Chi vuole potrà portare la propria con sé, ma dovrà posizionarla sotto la sedia, in modo da non creare pericolo di inciampi. Ai partecipanti verranno impartite anche alcune semplici istruzioni per rendere la cena meno difficoltosa. Sempre Antonio si occuperà di servire ai tavoli , “ma sarà Marco a istruirmi e guidarmi” – precisa – mentre la cucina sarà affidata alle abili mani di Santina Bolandrini. Per una volta sarà quindi chi non vede a guidare chi ha la vista, ribaltando lo schema più consueto nella vita di tutti i giorni.

La cena sarà a sorpresa, perché non si deve avere dei cibi che già si conoscono con facilità, ma qualcosa il cui profumo e sapore sia meno familiare, in modo da creare un’esperienza completamente diversa, quasi magica. Sarà però anche un’occasione per vivere di persona anche le difficoltà vissute dai non vedenti. Perché un conto è osservare la disabilità dall’esterno, un conto è – come ricorda Faedda – farne esperienza sulla propria pelle.

“Toccare, sentire, ascoltare ma non vedere. Eliminare, seppur per un tempo breve, i condizionamenti dell’immagine e dell’apparenza. Scoprire la forza dei sensi, del gusto, dell’olfatto e del tatto, lasciandosi guidare da personale non vedente” è un’efficace sintesi di ciò che accadrà nelle due sere di inizio febbraio. Perché, come recita il motto dell’iniziativa, “nel buio siamo tutti uguali”.

Il costo della cena è di 55 franchi a persona (bevande e dolce compresi) e l’intero ricavato verrà devoluto all’associazione MOVIMENTO, per un acquisto che verrà deciso dagli stessi utenti. Ricordiamo infine che, anche per la tipologia particolare e per non creare eccessive difficoltà di movimento, i posti sono limitati, perciò è consigliata la prenotazione al numero 078 892 44 52 dalle 11 alle 15.

Qui la locandina dell’evento

Maurizio Zucchi
Membro della redazione