Nonostante gli aumenti in Italia, ancora nessun beneficio per i benzinai brusiesi

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Dal primo gennaio 2023 i prezzi per i carburanti in Italia sono di nuovo saliti, tornando, con il reinserimento delle accise, a sfiorare la cifra di due euro al litro: benzina (ca. 1,891) e diesel (ca. 1,953). Alla luce di questo aumento, ora, fare benzina in terra elvetica ha un prezzo ancora leggermente più elevato rispetto all’Italia, ma per una questione di centesimi. La migliorata situazione riferita ai costi non sembra però al momento aver portato benefici ai benzinai di confine di Campocologno e Zalende, contattati da Il Bernina per conoscere nel dettaglio la situazione.

Alla Marantelli SA di Campocologno, contattata nelle prime settimane dell’anno, la situazione sembra essere immutata da tempo, senza aver trovato alcun beneficio nei recenti aumenti di prezzo italiani. La clientela dei rifornimenti di carburante non ha avuto cambiamenti di rilievo: servirà molto più tempo, spiega la titolare, forse alcuni mesi, per capire se questo bilanciamento dei prezzi porterà qualche italiano in più a fare benzina a Campocologno e qualche svizzero in meno a recarsi nella vicina Italia per fare il pieno.

La stessa situazione di stallo sembra permanere anche alla Fratelli Zanolari di Campascio (Zalende), dove la titolare ci spiega che, purtroppo, si vedono poche macchine al giorno fermarsi per il rifornimento, in special modo per quanto riguarda il carburante diesel, il quale, attualmente, può essere venduto solo nella variante blue diesel, qualità di carburante che ha un prezzo ancora significativamente più alto rispetto al normale diesel fornito nella vicina Italia.

Sembra quindi che, almeno per il momento, nonostante la situazione carburanti sia tornata ai livelli di qualche mese addietro, la tendenza per i residenti della Valposchiavo sia quella di rifornirsi in Italia e per i residenti italiani non ci sia ancora convenienza a fare il pieno oltreconfine.

Ivan Falcinella
Membro della redazione