La nuova pianificazione e l’impatto sul cittadino

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Finalmente dopo anni di attesa e di lavoro in gran segreto dei pianificatori, viene presentata alla popolazione la nuova pianificazione locale del territorio. Si inizia con una serata informativa ben preparata e strutturata alle Palestre di Santa Maria. Il Podestà coadiuvato dai tecnici di Coira e dall’avvocato Caviezel si sono prodigati a spiegare il tutto. Purtroppo la complessità della materia e i numerosi tecnicismi usati non hanno semplificato la comprensione ai cittadini presenti. Da notare assenze importanti tra i membri del gruppo di lavoro.

E due giorni dopo ecco i piani appesi in casa Torre. (I piani sono pure consultabili su Internet accedendo tramite il sito del Comune). Tutto organizzato, con orari precisi di visita. La popolazione può recarsi da sola a consultare i piani, oppure può prenotare un appuntamento con i tecnici-pianificatori.
Ti ricevono i tecnici venuti da Coira. Specialisti si, però non conoscono né il cittadino che gli sta davanti, né il territorio. E il cittadino chiede informazioni : “Scusi, scusi mi può spiegare? Mi togliete il terreno vicino alla casa, ma io volevo ampliarla! E un altro: “Scusi, scusi mi avete inserito in zona orti e giardini, cosa posso fare? E un altro: “Mio figlio voleva costruire la casa e adesso il terreno ci è stato tolto. E poi io il terreno l’avevo pagato una cifra, me lo risarcirete?“
I tecnici rimangono tranquilli e provano a rispondere. Causa la legge federale e cantonale e i suoi parametri abbiamo dovuto ridurre il terreno edificabile. L’abbiamo fatto secondo criteri e concetti pianificatori. Il risarcimento è previsto ma non lo si può quantificare. Comunque lei ha diritto di scrivere le sue osservazioni, obiezioni e proposte.

Come si sentono i nostri concittadini che tornano a casa da questa esposizione di partecipazione? Alcuni sollevati, perché non hanno subito cambiamenti. Altri invece insicuri e attoniti e pensano: “ma come può essere possibile che in uno stato democratico come il nostro, succedano queste cose?” Certamente non è facile per il cittadino a cui vengono sottratti i terreni edificabili capire e accettare. Un cosa incomprensibile è pure constatare che l’esperto del posto, il quale conosce alla perfezione la sua pianificazione come pure e specialmente il territorio e la popolazione, non sia stato affiancato ai pianificatori esterni in casa Torre.
Adesso al cittadino/a rimane solo la possibilità, oltre che cercare di metabolizzare il tutto, di preparare e inoltrare le osservazioni/obiezioni. Ognuno ha diritto di scrivere, ci hanno spiegato i pianificatori! Bisognerà dunque mettersi a tavolino e scrivere. Lo si può fare tranquillamente da soli, in fondo sono delle osservazioni, oppure rivolgersi a un tecnico dell’edilizia, o eventualmente se il cittadino ritiene la cosa particolarmente grave a un avvocato. In ogni caso il ricorso vero e proprio lo si potrà fare solamente dopo la votazione popolare.

I punti cardine sono però già stati fissati da Confederazione, Cantone e Comune. Hanno calcolato per Poschiavo una previsione di popolazione decrescente e dunque risultano esserci troppe zone edificabili per i prossimi 15-20 anni e bisogna tagliare. Si prevede poco sviluppo economico e imprenditoriale e dunque le zone artigianali/industriali vengono diminuite.
Le regole dei risarcimenti sembrerebbero essere al momento non del tutto chiare: se a qualcuno è stato inserito un terreno edificabile, pagherà al Comune un plusvalore che potrebbe aggirarsi tra il 30-40 % del valore venale. Pianificatori, avvocato e politici invece, non si sbilanciano sull’ammontare del risarcimento se ti tolgono il terreno. Purtroppo il Cantone non ha fissato delle regole precise per il risarcimento in caso di esproprio. Il tutto, a detta dell’avvocato Caviezel, si cristallizzerà man mano che ci saranno le prime sentenze a Losanna. In altre parole caro cittadino, potrebbe succedere che solo dopo essere andato al Tribunale Federale, saprai l’ammontare del risarcimento.

La mia conclusione al momento è questa: è molto importante che ogni cittadino consulti bene la pianificazione ed è importantissimo che tutti i cittadini che si sentono toccati o hanno delle osservazioni, obiezioni, consigli, facciano uso di questo diritto. Ringraziamo il Comune di Poschiavo che ha gentilmente prolungato il termine d’inoltro fino al 28 di aprile 2023.


Reto Capelli