E’ notizia diffusa la costruzione, che si concluderà nell’autunno di quest’anno, di un impianto di idrogeno, nei Grigioni, da parte del gruppo Axpo. Secondo le stime si potrebbero risparmiare 1,5 milioni di litri di diesel all’anno. Il gruppo Repower, seppur si sia dichiarato interessato alla nuova tecnologia, attualmente non ha progetti a riguardo in cantiere.
Il tema della transizione energetica si è reso evidente all’opinione pubblica anche per via della guerra in Ucraina. Questo evento, sommatosi alla Strategia energetica 2050, ha messo in risalto la necessità della diversificazione degli approvvigionamenti energetici; ed è qui che entra in scena l’idrogeno.
L’idrogeno è abbondante in natura, ma soprattutto è in grado di fornire grandi quantità di energia senza generare emissioni di CO₂ durante la combustione. Il problema, al momento più rilevante, è che viene estratto dal metano o dalla gassificazione del carbone, con processi che generano notevoli quantità di emissioni di anidride carbonica; se le emissioni vengono disperse nell’ambiente si parla di idrogeno “grigio”; se vengono catturate si parla di idrogeno “blu”.
L’idrogeno “verde”, invece, rappresenta la variante pulita: prodotto mediante elettrolisi dell’acqua, per essere davvero green ha bisogno che l’energia del processo venga fornita da fonti rinnovabili, come eolico, fotovoltaico e idroelettrico.
Da questo punto di vista Repower potrebbe giocare un ruolo da protagonista. “Abbiamo seguito con interesse le notizie sul progetto di Axpo”, fa sapere la multinazionale con sede a Poschiavo. “Repower è sempre interessata a nuove tecnologie e progetti che contribuiscono alla transizione energetica”.
Il 31 maggio del 2022, il Consiglio federale ha accolto una mozione con la quale bisognerà “elaborare una strategia nazionale per l’idrogeno a zero emissioni di CO2. La strategia – si legge – dovrà illustrare come l’impiego di idrogeno a zero emissioni di CO2 potrà contribuire alla neutralità climatica della Svizzera e come potrebbe svilupparsi fino al 2035, al 2050 e successivamente”. In questo senso, Repower potrebbe giocare un ruolo da protagonista: “Negli ultimi anni – conclude la multinazionale – abbiamo esaminato e analizzato diverse opzioni per una centrale a idrogeno. Al momento, tuttavia, non stiamo portando avanti un progetto di centrale a idrogeno”.