In occasione dei primi 100 giorni di mandato, Il Bernina ha intervistato i nuovi membri del Consiglio comunale. In questa prima parte abbiamo raccolto le dichiarazioni del podestà Giovanni Jochum (dipartimento Finanze e Amministrazione) e del consigliere Fulvio Betti (dipartimento Sicurezza, energia, agricoltura e sanità).

Il Consiglio comunale ha iniziato la nuova legislatura a gennaio. “Quattro dei cinque membri – spiega Giovanni Jochum – sono al loro primo mandato, ma questo non significa che non abbiano esperienza. Noto un grande impegno da parte dei consiglieri a voler entrare il più in fretta possibile nelle varie tematiche che interessano direttamente il proprio dipartimento, assumendosene anche la responsabilità. Durante le riunioni si discutono inoltre tutti i temi di competenza del Consiglio comunale, sono davvero molti, e vengono prese le decisioni del caso in base alla documentazione presentata”.
Tra i consiglieri con maggior esperienza politica, grazie alla sua prolungata presenza in Giunta e al suo riconosciuto impegno, c’è Fulvio Betti. “La nuova esperienza – spiega – è iniziata direi molto bene e in linea con le mie aspettative. Il lavoro nell’esecutivo è interessante e molto variegato. Il Consiglio comunale è motivato e ben affiatato. La collaborazione con i vari capireparto è ben avviata. Queste sono ottime premesse per fare un buon lavoro. Un lavoro che richiede senz’altro molto tempo, impegno e tanto senso civico. Se il buon giorno si vede dal mattino… “.
Il Podestà è responsabile del dipartimento Finanze e Amministrazione e continua a seguire il lavoro di revisione della pianificazione locale, già iniziato durante l’ultima legislatura. “Il lavoro più complesso – racconta Jochum – è forse quello che riguarda la revisione della pianificazione. Ne va di mettere le basi per la gestione del territorio per i prossimi 15 anni, tenendo conto di tutte le necessità. Le basi legali federali e per riflesso anche quelle cantonali sono molto restrittive mentre le richieste di chi lavora e vive nel nostro comune sono molto ampie. I conflitti sono da mettere in conto. Gli agricoltori chiedono di non perdere terreno coltivabile, gli artigiani e gli imprenditori chiedono superfici sufficientemente grandi per le loro attività, i privati non vogliono attività artigianali-industriali o parcheggi che creano traffico e rumori nelle proprie vicinanze. Si tratta di richieste comprensibilissime, ma contrapposte tra di loro. In più ci sono le zone di pericolo, lo spazio riservato alle acque, le case degne di protezione etc. Tutto è da tenere in considerazione. A questo si aggiunge la richiesta di ridurre la zona residenziale mista centrale che va a scontrarsi con il diritto alla proprietà privata. Una sfida molto impegnativa per la quale, grazie all’aiuto di tutti i coinvolti, sono convinto che si riuscirà a trovare una soluzione che possa riscontrare il consenso della maggioranza della popolazione”.
Collegato a tutto questo c’è, come spiegato, il tema delle autonomie. “Un tema di carattere generale e che necessita parecchio tempo – spiega il consigliere Fulvio Betti – è la difesa del federalismo, o nello specifico delle autonomie comunali. Le piccole realtà avranno possibilità di sviluppo unicamente se avranno più libertà per scrivere il proprio futuro”.
Un altro tema che Betti cercherà di portare avanti nel prossimo futuro “è la ricerca di compromessi fra i vari settori economici e sociali del Comune perché unendo le forze si potranno fare belle cose per il paese. Il mio impegno in generale – continua – sarà nell’affrontare i tanti temi con serietà, passione e impegno, con trasparenza e nella consapevolezza che solo con la collaborazione si trovano soluzioni. Un’equilibrata gestione delle risorse, il sostegno all’economia e allo sviluppo sono i temi cardini”.

Tra gli scopi più complessi per il dipartimento del podestà c’è sicuramente la gestione delle finanze: “L’obiettivo – spiega Jochum – è quello di mantenere la situazione bilanciata e non aumentare il debito pubblico. Se nei prossimi anni le entrate supereranno i costi e anche gli investimenti lo permetteranno, si potrà fare una valutazione sul tasso fiscale o introdurre altre misure per rendere più attrattivo il fatto di prendere domicilio nel nostro Comune”.
Nei prossimi anni, inoltre, ci saranno diversi collaboratori che raggiungeranno l’età di pensionamento. “Sarà importante – aggiunge il podestà – iniziare a tempo a valutare la sostituzione di queste persone in modo di poter dare continuità al lavoro svolto, ma anche di poterci adeguare alle necessità future”.
Quali sono, invece, le tematiche più complesse per il dipartimento di Betti? “Ho il privilegio – spiega – di dirigere un dipartimento con settori molto variegati. Per la sicurezza vale sempre il discorso di mantenere nelle valli di confine i posti di polizia e di guardia di confine. Nel campo dell’energia sarà una sfida il mantenimento delle tariffe per l’energia elettrica il più interessanti possibile. Per quanto riguarda l’agricoltura, la revisione della relativa legge occuperà i prossimi mesi di lavoro. A livello di sanità, – conclude – il mantenimento dei servizi ospedalieri in valle come li abbiamo conosciuti e apprezzati negli ultimi decenni è un tema rilevante e di grande interesse popolare”.