Buon compleanno ATE

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Sono trascorsi 30 anni da quel pomeriggio dove cinque giovani baldanzosi (Franco Crameri-Droux, Franco Albertini, Emanuele Bontognali, Guido Badilatti, Roberta Zanolari) si trovarono in Casa anziani armati di penna e quaderno con mille idee in testa a tutto tondo sull’animazione per le persone anziane! Quando richiamo alla mente questo periodo, emergono in me tanti bei momenti. – Bravi, dice un’ospite di Casa anziani, sono convinta che dare la possibilità a noi persone anziane di raccontare le nostre storie e i nostri ricordi possa favorire le prossime generazioni; altrimenti sarebbe la fine della storia! Anch’io desidero partecipare alla nascita di una nuova relazione, quella fra noi e voi! –

L’ATE, grazie ai gruppi di volontari s’impegna da 30 anni per dare vita agli anni con varie attività in Casa anziani, all’Ospedale San Sisto e nei paesi. La più grande forza dell’associazione è la sua rappresentazione in valle, come pure fuori valle tramite ORIZZONTI, il supplemento al Grigione Italiano 3 x all’anno, redatto da volontari come pure dai lettori, il foglio giallo come viene chiamato da alcuni nostri simpatizzanti.

Nelle strutture di Casa anziani e ospedale c’è grande collaborazione con l’animazione interna. I nostri gruppi sono attivi con: gioco carte, vimini, tombola, lavori femminili, ginnastica, sistemazione logistica per la S. Messa e Culto evangelico, fisarmonica e canto, passeggiate singole, uscite sul territorio, uscite con il Risciò, caffetteria + caffè Con Tatto (Alzheimer), conferenze, assistenza spirituale, bus con autisti, vacanze al mare, pranzo a Natale e Capodanno.

La COLLABORAZIONE sul territorio è grande e importante. Collaboriamo con la Spitex e gli autisti del servizio pasti e trasporto utenti, il sostegno familiari curanti, il Nido, la scuola dell’infanzia, le scuole, la biblio.ludo.teca, il Movimento (l’Incontro), la Pro Senectute, il Consiglio per gli Anziani nei Grigioni. Gli incontri ATE sono ben frequentati nei paesi di Brusio, Le Prese, Prada, Cologna, Poschiavo e San Carlo.

L’opera di volontariato, già da prima ben organizzata ed efficiente continua e cerca di adattarsi alle necessità dei primi attori per portare un po’ di movimento, di colore, di allegria e di… TEMPO ai nostri interlocutori e ascoltatori. Un grazie indistintamente a tutti quelli che in un modo o nell’altro aiutano a far fiorire esperienze semplici e belle.

GRAZIE, care volontarie e volontari… voi siete il cuore, l’anima e il sorriso dell’ATE.

Roberta Zanolari

In Valposchiavo nel passato esistevano già alcuni gruppi di volontari che animavano la vita degli anziani, ma nel gennaio del 1993 si decise di costituire l’Associazione Terza Età (ATE) con lo scopo di coordinare e unire le diverse forze sparse sul territorio. Nonostante gli anziani bisognosi di cure permanenti siano assistiti con grande sensibilità e competenza dalle istituzioni geriatriche presenti in valle, oggi sarebbe difficile immaginare la loro degenza in Casa Anziani o all’Ospedale San Sisto senza un punto d’unione con il resto della comunità valligiana più giovane e in salute. In questi luoghi il degente corre infatti il rischio di isolarsi e di perdere il legame con la realtà circostante. Per sventare quest’insidia negli ultimi trent’anni l’ATE ha raggruppato intorno a sé un cospicuo numero di volontari, perlopiù non facenti parte del personale curante, che svolgono un importante ruolo per il benessere dell’anziano. La formula vincente sta nella parola inclusione, oggi molto di moda ma in questo caso più che mai pertinente, che trova esattamente nel suo opposto esclusione ciò che non dovrebbe mai accadere a nessuno dei nostri simili, specialmente se debole o anziano. Le attività svolte dall’ATE consistono sostanzialmente in animazioni che si tengono regolarmente in Casa Anziani, all’Ospedale San Sisto e in altri luoghi della valle. Si tratta di volontari che intrattengono gli anziani con semplici occupazioni manuali, letture, canti, musica, giochi, ginnastica, brevi escursioni e con la rivista ORIZZONTI, assumendosi così un compito che si colloca nella tradizione della carità cristiana. Senza scomodare troppo un concetto legato alla fede religiosa, basta pensare alla società o alle piccole comunità come a degli organismi viventi, i quali per mantenersi in salute devono affidarsi alla collaborazione e al soccorso reciproco fra le diverse parti di cui sono composti. Oltre a ciò, il rapporto che si instaura fra chi è nel bisogno e chi aiuta vive di una sua logica particolare i cui ruoli sono suscettibili di ribaltamento. In Valposchiavo il volontariato è molto diffuso e spesso le stesse persone si ritrovano a far parte di molteplici associazioni. Nondimeno l’ATE ha un costante bisogno di rincalzo in quanto ripone le sue forze proprio nello scambio intergenerazionale. Lo sguardo oltre i trent’anni di attività è pertanto inevitabilmente rivolto a nuove leve che potranno proseguire nel solco di quanto finora svolto.


Achille Pola