L’Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori sostiene la revisione dell’ordinanza sulla caccia, pubblicata dal Consiglio federale il 2 giugno 2023. L’Associazione ringrazia il Consiglio federale per questo importante passo nella giusta direzione. L’entrata in vigore dell’ordinanza sulla caccia è però posticipata dal 1° giugno al 1° luglio 2023 rispetto alla data di inizio dell’estivazione degli animali. L’Associazione deplora questo ritardo.
Per l’Associazione, il numero minimo di animali da reddito uccisi prima che venga emesso un ordine di abbattimento resta troppo elevato. Nondimeno, tali cifre minime sono state abbassate nell’ordinanza sulla caccia, ovvero 6 animali da reddito uccisi da un lupo singolo e 8 animali da reddito uccisi da un branco. Va rimarcato il fatto che gli ovi-caprini gravemente feriti o dispersi non vengono contabilizzati in alcun modo. Pertanto il danno per le aziende agricole colpite resta troppo elevato.
L’Associazione ha chiesto all’UFAM di non lasciare nulla per intentato per rivedere ancora questa ordinanza sulla caccia, affinché venga adeguata alla nuova legge sulla caccia, come previsto. Tutto il possibile deve essere fatto affinché i lupi possano essere regolati sulla base della nuova legge sulla caccia a partire dal 1° settembre 2023. Secondo le esigenze dell’Associazione, nella nuova ordinanza sulla caccia bisogna includere una tolleranza zero per i grandi predatori nelle zone abitate, i tiri di difesa in caso di attacchi diretti alle greggi di animali da reddito e delle zone prioritarie per la pastorizia in tutta la Svizzera.
L’Associazione è consapevole che, malgrado la presente ordinanza sulla caccia, la crescita esponenziale dei lupi in Svizzera continuerà incontrollata. Si teme quindi nuovamente una stagione di estivazione negli alpeggi 2023 particolarmente difficile.
Georges Schnydrig Germano Mattei Ronald Sommer
Co-Presidente Co-Presidente Segretario