Accudimento a Poschiavo: il Grest e le altre proposte della Parrocchia San Vittore Mauro

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Dopo esserci occupati di accudimento giovanile estivo in alcuni precedenti articoli (Nuovo servizio di accudimento extrascolastico: successo per l’iniziativa dell’Appoggio Familiare e Scuole di Poschiavo: tra crescita, inizio anticipato e temi magici), abbiamo contattato anche Alberto Gianoli della Parrocchia Cattolica Romana San Vittore Mauro di Poschiavo per conoscere maggiori dettagli sul “Grest” (gruppo estivo) teoricamente in programma durante gli scorsi mesi. Una serie di inconvenienti non l’ha reso realizzabile almeno per quest’anno. La parrocchia offre comunque molte attività anche durante l’anno, come per esempio il rafting sul fiume Adda, in Valtellina, e la visita al santuario della Madonna di Tirano (che vedete nelle foto sotto).

Alberto, quest’estate avete scelto di proporre un “Grest” a Poschiavo? A chi era dedicato?
Sì, la scorsa estate abbiamo pensato, grazie anche alla presenza di un animatore che lavora abitualmente nella nostra parrocchia di San Vittore Mauro, di proporre un Grest, che letteralmente significa Gruppo estivo e che nelle parrocchie della vicina Italia è abitudine da decenni. L’idea è venuta guardando alle buone presenze che registriamo nelle aperture della sala giovani, pensando che si potesse continuare ad incontrare i bambini e ragazzi, principalmente delle classi elementari, anche durante l’estate. Avremmo voluto cominciare con una proposta piccola, nel secondo pomeriggio, in una settimana in cui non si sarebbe sovrapposta con le altre proposte organizzate in Valle per le stesse fasce d’età. Purtroppo, però, la scarsità di adesioni – sotto la decina – e un infortunio – poi risolto – occorso all’animatore, ne hanno impedito lo svolgimento.

Sarebbe dunque stata una prima volta o è qualcosa che solitamente proponete?
Sarebbe stata una prima volta, perché le proposte solite riguardano le settimane dell’anno scolastico. Purtroppo non ha raccolto le adesioni sperate, ma non perché non apprezzata. Abbiamo ricevuto importanti feedback dalle famiglie e cercheremo di farne tesoro.

Dunque la proposta del “Grest” verrà ripetuta anche il prossimo anno?
Al momento la programmazione delle attività pastorali della parrocchia non si è spinta così avanti, ma penso proprio di sì. Come dicevo, abbiamo ricevuto dei riscontri dalle famiglie e ci è stato fatto capire che gli orari migliori per una proposta come quella del Grest sono quelli mattutini e del primo pomeriggio, per incontrare così i bisogni delle famiglie, soprattutto dove entrambi i genitori lavorano, in un periodo in cui non c’è la scuola.

Secondo te, quanto sono importanti iniziative di accudimento del genere per la Valle?
Certamente moltissimo. E non solo perché si risolve un bisogno delle famiglie, che qui spesso possono trovare aiuto anche da nonni e parenti. Senza nulla togliere al tempo di qualità che si può vivere con loro, durante l’estate è bene che i bambini non interrompano le occasioni di socialità che con la scuola sono quotidiane. E nel Grest, ma certamente anche nelle altre iniziative proposte, le attenzioni educative possono aiutare nella crescita e nello sviluppo di relazioni, che sono fondamentali per la crescita e la maturazione.

Avete altri appuntamenti simili per i giovani durante l’anno scolastico?
Durante l’anno scolastico abbiamo diverse proposte rivolte a bambini e ragazzi, ma sono piuttosto aggregative o formative che invece di accudimento. Per chi frequenta le elementari ci sono gli incontri di catechismo, che sono relativamente una novità qui, proposti negli ultimi anni, su impulso della nostra diocesi di Coira, da quando le ore di Religione a scuola sono scese da due a una in favore dell’ora di Scienza delle religioni ed etica. Poi, sempre per la stessa fascia d’età, è proposta l’apertura a cadenza settimanale della sala giovani, il venerdì pomeriggio dopo la Messa dello scolaro. Ormai, dopo alcuni anni, sono decine i bambini presenti ogni settimana e in alcune occasioni vengono proposti dei momenti di gioco organizzato o di festa.

Diverse sono le proposte per i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie: la sala giovani per loro diventa luogo di aggregazione con appuntamenti periodici. Per loro poter organizzare piccole feste con un dj che li faccia ballare è una prima conquista di libertà. Per noi è un modo per educarli a comprendere – sperando che poi tutti gli ambiti di vita che affrontano concorrano a far passare il medesimo messaggio – che per stare bene servono la compagnia e le occasioni giuste, anche senza l’uso o l’abuso di sostanze come alcol e fumo. Qui ci avviciniamo sempre al centinaio di presenze, a volte anche superato, intercettando praticamente tutta la gioventù della Valle. Poi ci sono giornate come la prima vissuta in quest’anno scolastico lo scorso sabato 16 giugno: dopo una mattinata di rafting sul fiume Adda, in Valtellina, e il pranzo assieme, nel pomeriggio abbiamo proposto la visita al santuario della Madonna di Tirano, con alcune spiegazioni artistico – culturali offerte dai sacerdoti che vi operano. Naturalmente, poi, c’è anche l’appuntamento ormai tradizionale del pellegrinaggio a Roma che, nelle vacanze di primavera, viene proposto a quanti frequentano le lezioni di Religione in terza secondaria.

Ivan Falcinella
Membro della redazione