Il Passo (San Bernardino) che unisce: un progetto per pensare insieme la Montagna

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Di Aconcagua - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2555770

Mentre sto scrivendo, si conclude in queste ore il lungo ponte dell’Immacolata; la Valtellina è attraversata da un flusso continuo di auto che sciamano verso la pianura; la neve, come non accadeva da anni, ha regalato paesaggi fiabeschi, atmosfere rasserenanti, scorci memorabili. Ci si prepara al Natale e chissà che la magia della neve che tutto copre e trasforma non regali ai tanti turisti un’occasione in più per riflettere sulla profondità delle festività natalizie.

La Montagna, con la sua aspra dolcezza, è scuola di vita, è il terreno in cui sperimentare e forgiare lo spirito vitale, in cui costruire comunità e costruire sé stessi. Di Montagna, quella con la M maiuscola, perché intesa come dimensione di vita, si parla relativamente poco, mentre si parla molto di montagna come luogo di svago e sport; ma la Montagna è dentro di noi, è parte di noi; dalla Montagna passano le scelte di sostenibilità. Così, che si tratti di Eusalp (a Poschiavo lo scorso 13 e 14 novembre) o di Progetti Cantonali, la Montagna fa capolino anche nei congressi di aggiornamento. Lo scorso ottobre, a Lugano, la Supsi, in collaborazione con l’Associazione Project Management Ticino (Apm), nell’ambito del Project Management Forum dedicato alla sostenibilità, ha ospitato una tavola rotonda dal titolo “La Montagna, scuola di sostenibilità.

Riflessioni ed esperienze.” Di fatto si è trattato di un dialogo Grigioni – Ticino, ricco di spunti. Quando le genti dei Cantoni si confrontano emergono sempre riflessioni costruttive, da cui talvolta emergono buone pratiche. Protagonista della tavola rotonda è stata l’esperienza “San Bernardino Lab”, raccontata da una delle ideatrici Barbara Beer, diplomata ecologa al politecnico di Zurigo, docente all’ Alta Scuola Pedagogica dei Grigioni e responsabile dell’Associazione “Paradisea” e del Progetto “San Bernardino Lab” che ha sede a San Bernardino, nell’ edificio della ex Colonia Alpina. “San Bernardino Lab” nasce come “think tank”, uno spazio in cui pensare ed elaborare strategie di azione per i territori di montagna dei Comuni di Mesocco, Rheinwald, Soazza e Sufer. Nasce dalla cooperazione tra l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni, la Scuola universitaria professionale dei Grigioni, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, l’associazione Paradisea e i Comuni indicati; cittadini divisi e uniti dal Passo del San Bernardino, insieme per sviluppare soluzioni di vita sostenibili, in modo partecipativo e cooperativo, con la collaborazione delle scuole universitarie che offrono progetti di ricerca transdisciplinari.

Il “San Bernardino Lab” lavora a stretto contatto tanto con il “Bregaglia Lab” che con il “Surselva Lab”; il progetto si inserisce nel programma governativo del Canton Grigioni 2021 – 2024, focalizzandosi sugli obiettivi 3 (rafforzare i Grigioni come centro di formazione e ricerca), 4 (posizionare il Cantone di montagna come luogo attraente per lavorare, vivere e rilassarsi), 5 (sfruttare la diversità culturale e linguistica del Cantone come opportunità) e 9 (preservare il valore dell’unicità del paesaggio e della cultura alpina e della biodiversità). Centrale nello sviluppo del Lab è il progetto di educazione intergenerazionale al “paradiso che è tra noi e di cui dobbiamo prenderci cura”, per promuovere lo scambio di opinioni, il chiarimento dei valori comuni. Non a caso il termine Paradisea (che è acronimo; www.paradisea.ch) evoca il termine paradiso, parola che deriva dal persiano antico pairidaeza e significa giardino, recintoparco, cioè un luogo curato dall’uomo.