Passaggio di consegne al Garage Bernina, il bilancio di Cecilia Zanetti-Crameri

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Entrando nell’ufficio del Garage Bernina, la prima cosa che si nota è il sorriso di Cecilia Zanetti-Crameri. Chi la conosce dice che è sempre stato una sua caratteristica distintiva. Credo che un sorriso abbia sempre un grande valore ma ne abbia ancora di più quando viene da una persona alla quale la vita ha chiesto molto in termini di resistenza alla difficoltà.

Una scrivania, un piccolo ambiente con una parete intera di fotografie, tra le quali una, speciale e messa su un cavalletto, del figlio Marino in bicicletta.
La storia del garage inizia quando, nel 1983, il marito di Cecilia, Mauro Zanetti, rileva il garage dai precedenti proprietari. Si trovava in Engadina e decise di rientrare in Valposchiavo per sfruttare l’occasione. Nello stesso momento conosce anche Cecilia Crameri, in un incontro destinato a essere sia un matrimonio che un sodalizio lavorativo. Quando, appena prima dell’età della pensione, Mauro è purtroppo mancato, a succedergli insieme alla moglie è stato il figlio Marino, sportivo e pieno di energie, in un passaggio di consegne anticipato. Tuttavia, nel 2020, un’inattesa disgrazia spezza la giovane vita di Marino e Cecilia si ritrova sola. 
Decide però di non chiudere, ma di continuare l’attività: “Diversi già allora mi avevano fatto sapere che volevano rilevare il garage, ma ho deciso di andare avanti io”. E il garage, il lavoro, il rapporto con i dipendenti, “quasi una seconda famiglia”, diventano un’ancora che aiuta Cecilia anche a livello personale. “Alcuni di questi dipendenti sono come figli per me, altri ci sono da sempre: Enrico e Roberto sono qui da più di trent’anni, è tutta buona gente. E anche i clienti sono sempre stati presenti e mi sono anche stati vicini”. Dopo questi quasi quattro anni, però, è prevalsa la voglia di Cecilia di riposare, di ritirarsi e occuparsi un po’ della propria salute e così alla fine ha accettato la proposta di Sandro Lanfranchi che subentrerà insieme a Moreno Godenzi

“Ma i dipendenti – dice soddisfatti – resteranno tutti. E credo continueranno anche a venire i clienti, che non vengono tutti perché ci sono io, ma anche per chi lavora qui. Certo i piani non erano questi all’inizio, ma la vita ha portato da un’altra parte”. C’è una comprensibile malinconia di fondo nella voce di Cecilia, orgogliosa di essere però riuscita a mettere al primo posto una buona soluzione di continuità e di garanzia per tutti i suoi collaboratori. 
“Per un po’ resterò ancora qui di casa e poi me ne andrò a Poschiavo, dove sto preparando un appartamento. E poi andrò un po’ di più al mio monte, senz’altro”. 

Prima di congedarsi e delle foto di rito, Cecilia ci tiene a ringraziare un’ultima volta dipendenti e clienti per questi quarant’anni che sono stati sia un lavoro che una vita intera a livello personale. La storia del Garage Bernina, invece, volta pagina e continua con la gestione Lanfranchi e Godenzi.

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno