Caccia alta estesa ai lupi

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Nei Grigioni, la caccia alta del prossimo autunno sarà estesa per la prima volta ai lupi. Per l’abbattimento dei canidi, gli appassionati dell’arte venatoria dovranno rispettare determinate condizioni. L’obiettivo del Cantone è di sostenere i guardiacaccia nella regolazione degli effettivi.

“I cacciatori vengono coinvolti solo se viene autorizzata l’eliminazione di un intero branco”, ha detto oggi a Keystone-ATS Arno Puorger, responsabile della sezione grandi predatori presso l’Ufficio retico per la caccia e la pesca, confermando un’informazione pubblicata dal quotidiano Südostschweiz, che copre in particolare Grigioni e Glarona.

Inoltre, sarà possibile sparare solo a individui giovani. Se necessario, i cacciatori saranno impiegati anche per uccidere singoli lupi. Per ottenere la licenza di abbattere i canidi, dovranno partecipare a una serata di formazione.

Il Cantone dovrebbe annunciare nel mese di agosto quali domande di abbattimento intende presentare alla Confederazione.

“La comunità venatoria sosterrà le autorità nella regolazione dei lupi”, ma la caccia alta non si trasformerà in una caccia al grande predatore, ha assicurato Puorger. I fucili continueranno a essere puntati contro gli ungulati (cervo, capriolo e camoscio).

Nei Grigioni la caccia di lupi da parte di cacciatori non è di per sé una novità dato che questi ultimi sono stati associati alla cosiddetta caccia speciale tenuta tra il primo dicembre 2023 e il 31 gennaio di quest’anno. Tuttavia, nessuno dei 435 portatori di casacche mimetiche è riuscito ad abbattere un singolo animale. La meteorologia sfavorevole e i ricorsi inoltrati da organizzazioni ambientaliste al Tribunale amministrativo federale hanno limitato fortemente l’attività contro il canide.

“Non è quindi ancora possibile trarre conclusioni sulla caccia speciale quale mezzo per la regolazione del lupo”, ha spiegato Puorger. La caccia al lupo da parte dei cacciatori nella normale stagione venatoria d’autunno è da considerare un test.