“Storie di casa”: un percorso audiovisivo alla scoperta delle storie valposchiavine

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Il 14 giugno, in concomitanza con l’inaugurazione della mostra del Museo poschiavino “Pasticcieri – Avventure valposchiavine in Europa”, è stato presentato un percorso audiovisivo straordinario nel Borgo di Poschiavo intitolato “Storie di casa. Uno sguardo oltre le facciate”.
Questo innovativo progetto, realizzato da “iSTORIA – Archivi fotografici Valposchiavo” in collaborazione con Valposchiavo Turismo, propone filmati che raccontano le storie di personaggi legati all’emigrazione dei pasticcieri poschiavini partendo dalle case del Borgo in cui hanno abitato.

“L’idea nasce tempo fa,” spiegano Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri dell’Associazione iSTORIA. “Nel nostro archivio fotografico abbiamo molte immagini di personaggi. Di alcuni ne abbiamo talmente tante che riusciamo a ricostruire le loro vite tramite le fotografie. Perché non raccontarle quindi? Per la prima volta abbiamo provato a farlo sotto forma di brevi video, anziché con un libro o una mostra. Contemporaneamente Valposchiavo Turismo aveva l’esigenza di rendere concrete e fruibili anche per gli ospiti della nostra regione le tante storie di cui la Valposchiavo è ricca. Così insieme abbiamo creato un percorso libero e individuale per le vie del paese. Davanti a otto case sono poste delle targhe che riportano dei codici QR. Attivandoli con i propri cellulari o tablet, si possono vedere e ascoltare le storie dei personaggi che vi hanno vissuto”.

“Sono tutte persone in qualche modo connesse al fenomeno dell’emigrazione dei pasticcieri, perché questo è il tema scelto per la rassegna culturale faro di quest’anno a Poschiavo, a cui partecipano svariate realtà culturali. Anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo per approfondire l’argomento”, spiegano Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri.

E aggiungono: “Non abbiamo considerato l’aspetto architettonico delle case, ma raccontato storie di vita tramite le voci narranti dei protagonisti stessi e una ricca sequenza di foto. Storie come quella, per esempio, di Domenico Semadeni che, dopo aver fatto il pasticciere in Inghilterra per lunghi anni, ha comprato casa in via dei Palazzi a Poschiavo, dove si è ritirato per godersi gli anni della pensione. E l’ha chiamata Devon House in omaggio alla contea che lo ha ospitato”.

Fra le otto storie anche quella di una donna – nipote, figlia, moglie, mamma, zia, di pasticcieri – o quella di Tommaso Lardelli e Attilio Pozzy, che non sono mai emigrati, ma che sono stati rispettivamente l’architetto e il banchiere di molti pasticcieri emigrati. A loro venivano affidati i beni dei pasticcieri per essere investiti nella costruzione di bei palazzi o per essere fatti fruttare in vista del loro ritorno in patria.

“Non abbiamo raccontato solo vicende personali ma abbiamo cercato di dare anche informazioni di contesto, di carattere generale, per meglio spiegare alcuni aspetti tipici di questo tipo di emigrazione. Per esempio, abbiamo accennato all’abitudine di molti emigrati riformati di mandare i propri figli a Poschiavo, affidati a parenti, a frequentare la scuola, per poter essere educati nella confessione riformata e coltivare il legame con il proprio luogo di origine”.

Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri hanno fatto le necessarie ricerche per ricostruire le storie dei personaggi e poi realizzato i video di mano propria. “Abbiamo sfruttato l’intelligenza artificiale – spiegano – per animare i personaggi sulle foto in modo che siano loro a raccontare la propria storia. Le voci utilizzate sono di persone del posto, per renderle il più autentiche possibile. Ogni cosa detta è illustrata da una foto d’archivio. Abbiamo inserito anche alcune foto che mostrano gli interni delle case proprio perché abbiamo voluto gettare uno sguardo anche oltre le facciate”.

Il percorso ha la potenzialità di essere ulteriormente sviluppato, in futuro, con altre storie. Attualmente gli otto video sono in italiano e in tedesco. E a breve ci sarà anche la versione inglese. Una cartina dedicata aiuta a localizzare le case; è disponibile alla stazione di Poschiavo, all’InfoPoint Movimento, nei ristoranti o al Museo poschiavino.

“Il valore aggiunto di questo progetto”, concludono Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri, “è che il percorso è liberamente fruibile tutto l’anno, in qualsiasi orario. È un’offerta dunque che contribuisce, nel suo piccolo, a soddisfare l’esigenza di Valposchiavo Turismo di destagionalizzare il turismo in valle. Ma si rivolge anche alla popolazione locale che abbia voglia di scoprire un tassello in più della propria microstoria. E a noi, iSTORIA – Archivi fotografici della Valposchiavo, questo percorso dà un’ulteriore possibilità di condividere e valorizzare il patrimonio fotografico comune affidatoci, in una modalità diversa dal solito”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

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