Piano finanziario: situazione delicata, ma la Giunta (non tutta) preme per la riduzione del tasso fiscale

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Durante la seduta di Giunta di lunedì 30 settembre, il tema principale è stata la discussione intorno al Piano Finanziario per gli anni dal 2025 al 2029. Questo documento, che offre indicazioni utili all’Esecutivo riguardo lo sviluppo a medio termine delle finanze comunali, è stato discusso dal Legislativo, la cui maggioranza, nonostante stime non proprio positive, si è espressa per l’abbassamento del tasso fiscale.

Per il 2025, ha spiegato il podestà Giovanni Jochum, il conto investimenti prevede un risultato netto di CHF 5’988’000. Le proiezioni indicano un aumento nel 2026, seguito da una progressiva diminuzione negli anni successivi. È emersa una significativa necessità di investimenti in vari settori, il che inciderà in modo rilevante sul grado di autofinanziamento del Comune e sulla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

Il conto economico, ha aggiunto Jochum, prevede un utile d’esercizio per il 2025, ma stima un disavanzo d’esercizio per gli anni successivi del periodo di pianificazione. Nonostante i costi dei singoli dicasteri non abbiano subito aumenti rilevanti, i disavanzi previsti derivano da vari fattori, che sono stati illustrati dal podestà.

Le posizioni dei partiti

Nel contesto del dibattito, il Consiglio comunale ha proposto alla Giunta di concentrarsi sulle valutazioni strategiche e politiche avanzate dai vari partiti, in modo da raccogliere eventuali indicazioni per l’allestimento del preventivo 2025.

Gianluca Balzarolo (AdC) ha espresso soddisfazione per quelli che sono stati definiti “i primi frutti” del loro postulato, ribadendo la richiesta di abbassare le tasse dal 95 al 90%. Anche Gabriela Menghini-Inauen (UDC) ha dichiarato il favore del suo partito all’abbassamento del tasso fiscale. Carlo Vassella (Poschiavo Viva) ha preso in considerazione la proposta di diminuirlo, pur suggerendo di attendere l’evoluzione della situazione. Reto Capelli (PLD) ha ribadito il supporto del suo gruppo per un suo abbassamento, consigliando prudenza riguardo alla tassa sugli immobili. Franco Isepponi (AdC) ha ricordato i sacrifici fatti in passato, ritenendo che ora la popolazione possa beneficiare dell’abbassamento del tasso fiscale.
Comune, invece, è stata l’opinione di mantenere invariato il tasso dell’imposta immobiliare.

Il podestà Giovanni Jochum ha sottolineato che la situazione reale si potrà vedere solo in futuro, ricordando che la revisione cantonale della legge sulla scuola e quella sulle imposte comporteranno verosimilmente ulteriori costi per il comune. Ha affermato che il piano finanziario è basato su dati di fatto e non è né ottimistico né pessimistico. L’abbassamento del tasso fiscale è ritenuto fattibile, ma potrebbe richiedere un ritorno sui propri passi o dei tagli a qualche altra spesa nel 2027.

Massimo Tuena (Poschiavo Viva) ha ringraziato il podestà per l’onestà intellettuale, concludendo che Poschiavo Viva rimane fredda rispetto alla proposta dell’abbassamento del tasso fiscale.

Per approfondire – L’analisi dettagliata del podestà

Nel corso della discussione, il podestà Giovanni Jochum ha fornito una valutazione approfondita del piano finanziario e degli investimenti del Comune.

Nei prossimi anni, si prevedono investimenti lordi di circa 8 milioni di CHF all’anno, con un carico netto per il Comune di circa 6 milioni di CHF, una volta dedotti i contributi cantonali e federali. Il conto economico comunale mostra risultati variabili, con previsioni positive per il 2024 e il 2025, ma negative a partire dal 2026 a causa dell’impatto ritardato dei contributi per la perequazione delle risorse e l’aggravio geotopografico.

Il Consiglio comunale ha proposto un ammortamento straordinario di circa 5,9 milioni di CHF per alleggerire il conto economico nei prossimi cinque anni. Ridurre il tasso fiscale sulle imposte sul reddito e sulla sostanza dal 95% al 90% comporterebbe una diminuzione delle entrate di circa 260.000 CHF, mentre la riduzione del tasso fiscale immobiliare dall’1,6‰ all’1,25‰ porterebbe a una diminuzione di circa 300.000 CHF.

Dal 2026, il grado di autofinanziamento oscillerebbe tra il 4,9% e il 25,7%, una situazione considerata problematica, che porterebbe a un indebitamento a lungo termine di circa 20 milioni di CHF entro il 2029. Il finanziamento del capitale di terzi, calcolato con un tasso d’interesse dell’1,5%, comporterebbe costi annuali di circa 300.000 CHF a partire dal 2029.

Jochum sottolinea che tutte le previsioni devono essere considerate con estrema prudenza, poiché si basano su dati del consuntivo 2023 e su stime future, che includono variabili non controllabili dal Comune. La dipendenza dai risultati annuali di Repower e l’incertezza sui contributi di perequazione rendono la situazione finanziaria vulnerabile.

Il piano degli investimenti si concentra su interventi urgenti di rinnovo delle infrastrutture esistenti. Tuttavia, il ritardo negli interventi ha avuto ripercussioni su acquedotti, smaltimento delle acque reflue e cavi elettrici. Il podestà ha concluso soffermandosi sul “tasso fiscale imposte sul reddito e sulla sostanza” la cui riduzione sarebbe da “valutare attentamente”, mentre è stato proposto di mantenere invariato il tasso dell’imposta immobiliare.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione