Venerdì scorso ha preso il via la quarta edizione di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, il festival letterario che riunisce a Poschiavo le letterature nelle quattro lingue nazionali. Il tema di quest’anno, Un, due, tre… Stella!, rappresenta un invito ad esplorare l’importanza del gioco nella narrazione, richiamando la varietà e le dinamiche che, come nei giochi dei bambini, caratterizzano sia la vita che la letteratura.
A dare inizio al festival è stata l’attrice e scrittrice Olimpia De Girolamo con la performance Senza una stanza, parte del ciclo Vulcano ideato da RSI Rete Due. De Girolamo ha aperto gli incontri letterari del fine settimana sottolineando l’importanza di uno spazio personale per liberare la propria creatività. Ispirandosi a Virginia Woolf e al suo saggio Una stanza tutta per sé, è stato ribadito come l’autonomia sia essenziale per ogni donna che voglia esprimersi pienamente. Al contempo, De Girolamo ha messo in luce come vivere sia imprescindibile per creare: le esperienze – di vita, ma anche emotive, intellettuali o sensoriali – costituiscono il nutrimento che alimenta l’atto creativo, impossibile da far nascere nel vuoto.
Dopo questa riflessiva performance, la serata è proseguita con l’apertura ufficiale del festival. Begoña Feijoo Fariña, ideatrice, organizzatrice e direttrice artistica del festival, ha dato il benvenuto agli ospiti e al pubblico, ringraziando per la partecipazione a un evento che celebra la pluralità delle lingue e delle narrazioni svizzere – e non solo. A seguire, il Podestà di Poschiavo, Giovanni Jochum, ha posto l’accento sul significato di Casa Torre come edificio storico che si adatta idealmente ad accogliere un festival culturale come quello di Lettere.
Michela Paganini, rappresentante per la Promozione della Cultura del Comune di Poschiavo, ha evidenziato l’importanza di ospitare in Valle diversi e numerosi autori, poeti e narratori, i quali attraverso le loro parole danno voce alle esperienze umane, esplorando la complessità della realtà e favorendo la comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Matilde Bontognali, dell’Ufficio Cultura dei Grigioni, ha poi sottolineato come Lettere accolga e stimoli la «vivacità della letteratura nazionale», offrendo «un palcoscenico su cui tutte le lingue si trovano lo stesso spazio» ed hanno occasione di confrontarsi ed unirsi. Il presidente di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, Kaspar Howald, ha invece ricordato il ruolo vitale della cultura – e della sua promozione – all’interno della vita sociale ed economica di oggigiorno, specie in contesti locali come la Valposchiavo. Prima di restituire la parola a Begoña Feijoo Fariña, i membri del comitato di programmazione Ruth Gantert, Fabiano Alborghetti e Walter Rosselli hanno a loro volta rimarcato il valore della lettura, del mettersi in gioco – nella vita, nel lavoro, negli affetti, e, naturalmente, nella scrittura – e l’importanza del carattere plurilinguistico del festival, che quest’anno ha ospitato, tra gli altri, numerosi premi e riconoscimenti letterari e culturali di prestigio.
Begoña Feijoo Fariña ha poi concluso i discorsi ringraziando calorosamente i sostenitori e lo staff che hanno permesso la creazione e l’esecuzione del festival, condividendo poi una riflessione: «In un periodo in cui le fratture si manifestano quotidianamente ovunque nel mondo, Lettere vuole provare a ricordarci quanto sia invece possibile stare insieme», superando le nostre differenze – linguistiche, ad esempio – che sembrano dividerci ma che invece possono essere motivo di ritrovo e dialogo. È stato quindi sulla scia del tema portante di Lettere 2024 che il festival ha preso ufficialmente il via, con l’augurio di poter provare lo stesso sapore di felicità «che vivono i bambini quando giocano il sabato» perdendosi «nei loro piccoli mondi immaginari».
Per concludere, all’apertura ufficiale del festival, gli ospiti di Casa Torre hanno potuto immergersi nelle sonorità dell’arpa classica ed elettrica grazie alla prestazione musicale di Kety Fusco, la quale ha trasmesso tutta la propria espressività musicale attraverso una sonorità unica e coinvolgente, dando inizio ad un fine settimana ricco di storie e di scrittura.