La struttura denominata PUNTO ROSSO è stata acquistata nel 2020 dai sottoscritti con la sola intenzione di creare qualcosa di utile per la Valposchiavo: un centro polivalente, un luogo di aggregazione culturale, una vetrina per la presentazione del territorio, della nostra storia e dei nostri prodotti.
L’idea ha tratto spunto dall’iniziativa RIO, promossa dal Comune di Poschiavo nel 2009, con l’obiettivo di rispondere alla carenza di spazi destinati ad attività ricreative e culturali. Nei successivi sviluppi, è stata apprezzata anche l’intenzione di creare programmi stimolanti per incentivare i periodi di bassa stagione e rendere più attrattiva la fermata della Ferrovia Retica.
La posizione centrale dello stabile, l’accessibilità, la presenza di numerosi posteggi nelle immediate vicinanze e la riqualificazione di una significativa area industriale (ca. 3500 m2) sono stati considerati come importanti valori aggiunti.
Un progetto è considerato “strategico” quando ha un impatto rilevante a livello sociale, economico, culturale o di sostenibilità. Per la realizzazione di un programma di sviluppo e di utilità pubblica è essenziale ottenere il supporto politico e istituzionale. La condivisione degli obiettivi è fondamentale poiché crea dinamiche positive, stimola l’interesse generale e coinvolge e motiva i potenziali interessati a fornire le risorse necessarie per la realizzazione del progetto. La mancanza di questo sostegno riduce, o addirittura annulla, le probabilità di successo.
Fin dall’inizio, l’orientamento è stato quello di “costruire insieme”, unendo forze, idee e risorse per promuovere qualcosa di significativo per la Valposchiavo. Il concetto implica un concreto impegno reciproco, una cooperazione e un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte.
Recentemente il Consiglio comunale ha “deciso di non assumere un ruolo attivo o essere coinvolto direttamente nello sviluppo del progetto.” In risposta alle nostre legittime e puntuali domande riguardo alla condivisione degli obiettivi generali, all’importanza strategica della struttura, al coinvolgimento di Valposchiavo Turismo, ecc., il Consiglio comunale ha scelto di non rispondere. Una strategia che può essere interpretata in diversi modi: precedenza ad altre priorità, disinteresse, indifferenza o altro ancora. In ogni caso, l’assenza di una chiara e solida condivisione politica sugli obiettivi chiude, di fatto, le porte al Punto Rosso.
Per noi promotori, nonostante tutto, è stata un’esperienza positiva e arricchente. Ci siamo lasciati guidare dall’entusiasmo fino al punto di illuderci di poter dare un contributo concreto alle sfide future. Pur non potendo proseguire con il progetto, siamo convinti che la nostra comunità meriti idee coraggiose e una visione a lungo termine, al di là delle esitazioni politiche.
I promotori:
Luigi Badilatti, Emanuele Bontognali, Adriano Zanolari, Claudio Zanolari
Da una prospettiva strategica e orientata al futuro, disporre di una struttura pubblica o semi-pubblica multifunzionale come base logistica in Valposchiavo rappresenterebbe un’opportunità per organizzare eventi e manifestazioni di rilievo regionale e sovraregionale. A livello locale, tale infrastruttura potrebbe supportare le diverse società sportive e culturali, nonché le iniziative private, nel loro ruolo di aggregazione sociale. Queste attività contribuiscono a coinvolgere la popolazione, favorendo vivacità e migliorando la qualità della vita.
Dal punto di vista economico, l’inserimento di tali attività in un contesto turistico-culturale potrebbe risultare particolarmente vantaggioso. Da oltre vent’anni si cerca una soluzione finanziariamente sostenibile per un centro culturale; nonostante siano state esplorate altre opzioni in passato, questa rappresentava un’opportunità da valutare attentamente.
Ciò che lascia perplessi è che le autorità locali abbiano limitato il dibattito al solo Consiglio comunale. Da quanto emerge, non si è nemmeno giunti a una discussione parlamentare, e la cittadinanza non ha avuto modo di esprimere la propria opinione su una proposta concreta.
Peccato! Avevamo un complesso di un certo pregio e con degli interventi puntuali ne sarebbe uscita una sala multiuso funzionale, adatta a grandi e piccole manifestazioni nel centro di Poschiavo.
Un occasione persa per il nostro Comune e per tutta la Comunità.
Fausto