La Filodrammatica di Poschiavo, con la sua ultima fatica Home Sweet Home, ha offerto e offrirà ancora il prossimo fine settimana uno spettacolo che sa della spensieratezza di tempi andati ma che risuona anche nel nostro presente. Una commedia, ispirata al classico americano You Can’t Take It with You che non solo diverte, ma che ci solletica a riflettere sulla natura semplice quanto importante ed effimera della felicità.
Figlia di un’epoca torbida, quella commedia nata nel ’36, quando l’America, scossa dalla Grande Depressione, cercava un’ancora di salvezza nel sogno del benessere. Ma era un sogno fragile, incrinato dalla paura del domani, dall’ombra lunga della guerra che già si profilava all’orizzonte. Kaufman e Hart, con la loro penna tagliente, non si limitarono a dipingere un quadro di vita familiare eccentrica, ma vollero mettere a nudo le contraddizioni di una società divisa tra l’ansia del successo e il desiderio di una felicità più autentica. Una commedia che, sotto la maschera della leggerezza, nascondeva un’amara riflessione sulla natura umana, sulla vanità delle ambizioni terrene, sulla necessità di riscoprire i valori semplici della vita. E oggi, in quest’epoca di incertezze e di smarrimento, quella commedia risuona con una rinnovata attualità. La ricerca di serenità, il bisogno di rifugiarsi in un mondo di valori autentici, di affetti sinceri, non sono forse gli stessi che animavano i protagonisti di allora? La Filodrammatica di Poschiavo ha scelto di riportare alla luce l’esigenza di questa leggerezza, oggi davvero importante.
Immaginate una famiglia che, pur vivendo nello stesso contesto vostro, abbia trovato un modo tutto suo di interpretare la realtà. Un’avversione naturale per le scadenze, una passione irrefrenabile per i fuochi d’artificio e una tendenza a considerare le tasse come un suggerimento, piuttosto che un obbligo. Persone che, insomma, hanno scelto di vivere secondo le proprie regole, senza farsi troppo condizionare dalle convenzioni. E poi, come un’eco di Wall Street, arriva il giovane rampollo di una famiglia di industriali, innamorato della figlia di questa allegra combriccola. Lo scontro è inevitabile, lo scontro tra due mondi che si guardano con sospetto. Ma è proprio in questo contrasto che si cela il cuore della commedia: felicità, vanità delle ambizioni e bellezza delle piccole cose. Andate a teatro, amici miei, che questo è di grande qualità, e lasciatevi contagiare da un po’ di spensieratezza. A fine spettacolo c’è anche il rinfresco.
Prossime date: venerdì 28 febbraio e sabato 1° marzo alle ore 20, domenica 2 marzo alle 18 al Centro parrocchiale di Poschiavo. Biglietti acquistabili online o alla cassa dello spettacolo secondo disponibilità.