A fine 2024, la Ferrovia Retica (FR) informava, attraverso un comunicato stampa, di una crescita del trasporto passeggeri del 10% rispetto al 2023. Un ricavo stimato di circa 130 milioni di franchi. In due anni, dalla ripresa dopo la fine della pandemia, la crescita è stata del 30%. Il Bernina ha contattato Paolo Sterli, Dirigente produzione regione Grigioni sud, per capire come vanno in termini di affluenze i primi mesi del 2025 e quali sono le previsioni per i mesi estivi.
Paolo, puoi tracciarci un bilancio riguardante la Ferrovia Retica per questi primi mesi del 2025 in Valposchiavo? Siamo in linea coi numeri record del 2024?
L’andamento nei primi tre mesi del 2025 è positivo e supera lievemente le cifre dell’anno passato. Questo indica una continua crescita e un forte interesse per i servizi offerti dalla Ferrovia Retica.
I vari cantieri stradali con impianto semaforico tra Poschiavo e Tirano in questo periodo (uno proprio all’entrata di Le Prese nelle vicinanze dei binari sulla strada) creano problemi ai treni in transito?
Il semaforo provvisorio a Le Prese non crea particolari problemi alla circolazione dei treni, in quanto è collegato al nostro sistema di segnaletica, simile al semaforo fisso normalmente in funzione. Quindi, finora non ci sono stati disagi significativi per i treni in transito.
Per i prossimi mesi, tardo primaverili ed estivi, quali sono le tue previsioni?
In base alle richieste e prenotazioni, mi aspetto un andamento positivo sia per la tarda primavera che per l’estate. Naturalmente, le condizioni meteorologiche saranno l’ago della bilancia, ma le prospettive sono buone.
Vi aspettate un calo di utenti USA dopo la recente questione “dazi”? A grandi linee di quali nazionalità sono i viaggiatori della Ferrovia Retica in Valposchiavo?
Al momento è difficile dire con certezza, ma se vi fosse un calo di pernottamenti nei Grigioni da parte degli ospiti americani, questo si farebbe sentire anche per quanto riguarda le escursioni in treno. Tuttavia, la Ferrovia Retica attrae viaggiatori da diverse nazionalità, quindi l’impatto potrebbe essere mitigato.
I viaggiatori della Ferrovia Retica in Valposchiavo provengono da una varietà di nazionalità, con una forte presenza di turisti europei, asiatici e nordamericani.