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Erano poco più di trentacinque i presenti, giovedì 11 maggio, alla serata informativa tenuta congiuntamente dai Comuni di Brusio e Poschiavo, all’Albergo Romantica di Le Prese, avente quale tema il conferimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti alla Regione Bernina (RB), in votazione il prossimo 21 maggio.
Un argomento controverso, come ribadito dal Sindaco Arturo Plozza introducendo la serata e che, con il passare del tempo, ha assunto connotazioni sempre più politiche a dispetto del vero e proprio scopo funzionale dello stesso, il quale si limita unicamente alla delibera del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti all’Ente regionale, riprendendo di fatto un sistema ben collaudato ed in vigore da oltre vent’anni.
Emblematico, in questo senso, è stato l’intervento di una signora seduta fra il pubblico, che ha detto: “La questione è sì politica, ma ancor più pare essere privata”.
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Come accennato dal Sindaco di Brusio, un eccesso di zelo e di trasparenza da parte della Conferenza dei Sindaci (CoSi), l’organo esecutivo della RB, colpevole d’essersi eccessivamente esposta nel comunicare il proprio parere in riferimento all’attribuzione dell’appalto alla ditta miglior offerente, così come proposto dalla vecchia RVP, ha focalizzato l’attenzione su questioni di per sé non pertinenti all’oggetto in votazione, scatenando una discussione politica che si è viepiù allontanata dalla semplice domanda posta sulla scheda di voto.
Il dibattito che si protrae ormai da mesi nei vari gremi istituzionali, verte infatti più che altro sul principio d’attribuzione dell’appalto alla ditta miglior offerente, risultante per qualcuno un atto conforme ed in sintonia con la sentenza del Tribunale Federale del dicembre 2015, per altri, invece, un esercizio tutto da rifare, essendo la vecchia RVP nel frattempo decaduta, senza trasmettere direttamente i propri diritti alla nuova Corporazione regionale.
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“Non facendo parte la gestione dei rifiuti dell’insieme dei compiti direttamente assegnati dallo statuto al nuovo Ente regionale – spiega ancora Arturo Plozza – tocca ora ai Comuni trasferire la mansione alla RB, esercizio che sottostà al voto popolare“. Per il Sindaco di Brusio, le ripercussioni di un verdetto negativo andrebbero ben oltre la seppur importante decisione in merito al futuro della gestione dei rifiuti, assumendo contorni politici tali da intaccare la dimensione istituzionale della stessa RB.
Un voto positivo, come spiega anche il Podestà Alessandro Della Vedova, pur non risolvendo definitivamente la questione legata all’appalto (sottoposto alla possibilità di ulteriori ricorsi e comunque in attesa della decisione del Tribunale Amministrativo che, respingendo l’effetto sospensivo della votazione, ha comunque dato ordine al Comune di Poschiavo di non sottoscrivere il mandato di prestazione fino ad un proprio responso nel merito), darebbe la possibilità alla RB di tornare ad assumersi un incarico per il quale dispone di importanti competenze, maturate in oltre due decenni di lavoro sul campo.
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In sintesi, se il prossimo 21 maggio dovesse scaturire un “sì” e il TA ritenere comunque validi gli argomenti dell’opponente, nel merito di non aver sottoposto al popolo i due temi relativi al conferimento della gestione rifiuti e all’appalto in modo disgiunto, la RB avrebbe la possibilità di ridiscutere il tutto e iniziare una nuova procedura d’appalto. Qualora dovesse invece prevalere il “no”, che renderebbe peraltro anche privo d’oggetto il ricorso, per la gestione dei rifiuti si potrebbero aprire scenari inediti, come per esempio il ritorno alla municipalizzazione del servizio.
Qualcuno del pubblico ha chiesto se non era opportuno riproporre l’appalto, in virtù anche della mutata situazione relativa al collocamento dei “molok” su tutto il territorio della valle. “Pubblicare nuovamente l’appalto – questa la risposta di Della Vedova – non avrebbe probabilmente cambiato la situazione, con probabili ulteriori ricorsi da parte delle ditte escluse e una situazione di stallo che sarebbe in ogni modo perdurata. Per quanto riguarda invece i “molok” – tiene ancora a precisare il Podestà – partendo dal presupposto che per la completa messa in funzione degli stessi ci vorrà ancora del tempo, la ditta che si è aggiudicata l’appalto è anche la stessa che ha proposto i ribassi più consistenti, applicabili contestualmente alla graduale entrata in funzione degli stessi.
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“Cosa si fa qualora la situazione non dovesse sbloccarsi? – chiede ancora uno dei presenti in sala – Si continua sempre con l’incarico alla ditta attuale o sono da prevedere altre soluzioni?”.
“Non siamo legittimati ad accordare l’incarico ad altre persone: – risponde ancora Della Vedova – attualmente ci stiamo muovendo in una zona grigia ed è quindi probabile che si continuerà con la ditta attuale fino ad una soluzione definitiva.” Nel contesto, è stato ricordato da ambedue i relatori, occorre evidenziare che questa situazione provvisoria costa ai Comuni oltre 50’000 franchi in più all’anno e si sta già protraendo da ormai due anni e mezzo.
Ecco perché, l’ultima battuta proveniente dal pubblico, formulata da una signora dichiaratasi rattristata dai contorni assunti dalla vicenda, risulta essere l’emblema di tutto: “La questione è sì politica, ma ancor più pare essere privata”.
Forse sta proprio qui la vera sintesi di mesi e mesi d’intense e talvolta anche inconcludenti discussioni.
Piero Pola
…..appunto come ben si dice nell’articolo ci sono cose non pertinenti all’oggetto in votazione. Il quesito avrebbe dovuto essere semplicemente ” siete d’accordo di demandare la raccolta dei rifiuti alla RB per i prossimi 10 anni”. Invece il cittadino è chiamato pure a convalidare, tramite l’accordo di prestazione, una delibera della fu Regione Valposchiavo. Non facile rispondere a due domande con un risposta sola !
Due domande con una risposta sola? Ricatto alla Popolazione di Poschiavo? Nel dubbio è bene rispondere con un bel NÒ ! Ed i “tranelli” per “imbaccuccare ” il Popolo di Poschiavo continuano!!! Domande “chiare” lasciano a desiderare!
Il detto dice: Patti chiari – amicizia lunga!
Strano ma vero.. la tanto evocata Autonomia Comunale in questa discussione assai politica non ha trovato lo spazio desiderato. Se crediamo a un futuro della Val Poschiavo, fondato sul reciproco rispetto e una sincera collaborazione, priva di ricatti, allora ben venga la gestione in Comune della raccolta dei rifiuti se non fosse il caso, allora ben venga la municipalizzazione.