Pedaggio verso Livigno, sperimentazione e incassi da dividere

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Durante la trasmissione radiofonica Modem andata in onda questa mattina dalla piazza di Poschiavo, il Sindaco di Livigno Damiano Bormolini ha rilanciato la proposta di un pedaggio per le auto che dalla Valposchiavo transitano verso Livigno.

L’idea di una tassa per passare dalla Forcola era già stata paventata nel corso dell’ottobre scorso in un’intervista rilasciata dal Podestà di Poschiavo Alessandro Della Vedova sull’Engadiner Post.

Il Sindaco di Livigno Damiano Bormolini, in collegamento telefonico, ha ammesso i disagi causati dal traffico, con particolare riferimento a quello giornaliero, “che crea disagi anche ai nostri residenti e ai turisti”. Parlando dello sviluppo economico del paese ha inoltre aggiunto: “E’ chiaro che ci deve essere un progetto comprensoriale, perché Livigno non può più andare avanti da solo turisticamente e quindi dobbiamo unirci a tutte le località vicine”.

Bormolini, in questo senso, ha proposto, pensando ad un’apertura invernale del passo, di istituire un pedaggio, i cui incassi sarebbero da dividere tra la Valposchiavo e Livigno, anche sulla Forcola. Lo scopo dichiarato è quello di “disencentivare il traffico di giornata, eliminandone buona parte grazie alla tassa, e rilanciare una collaborazione turistica”.

Il fatto di mantenere aperto il passo nel periodo invernale comporterebbe degli investimenti necessari per mettere in sicurezza la strada; investimenti che, sempre secondo l’idea di Bormolini, sarebbero possibili proprio grazie a questo nuovo balzello.

A questo proposito, scettico si è dimostrato il presidente della Regione Bernina Orlando Lardi: “Mi viene un pochino da sorridere, – ha detto in diretta durante la trasmissione – perché, se accettassimo, vorrebbe dire che siccome ci date un po’ di soldi allora le auto non inquinano più così tanto. Non la metterei sul piano finanziario, – ha aggiunto – il traffico legato alla benzina è assurdo e questa misura non credo sia disincentivante”.

“Tendenzialmente scettico” anche il Podestà che vede questa misura difficilmente attuabile. “Però, – ha aggiunto – come sempre, la politica deve essere pragmatica e quindi vale la pena valutare la proposta nelle sedi opportune, tenendo calmi gli animi e valutando se è giuridicamente fattibile e se serve effettivamente a risolvere il problema”.

I due primi cittadini hanno poi ipotizzato un periodo di sperimentazione, che potrebbe partire ancor prima degli investimenti infrastrutturali. Rispetto alla cifra del pedaggio (nell’articolo apparso sull’Engadiner Post si era parlato di 5 franchi), come ammesso da Bormolini, “non abbiamo ancora fatto un’ipotesi: va studiata in modo corretto, coinvolgendo il Cantone, la Valposchiavo e la Lombardia.

Secondo Della Vedova, questa misura dovrebbe comunque passare al vaglio popolare, attraverso un referendum consuntivo. “L’iter non è ancora stato definito, – ha concluso il Podestà – rimaniamo in attesa mantenendo, in questa fase, un ruolo passivo. Dovrebbe essere Livigno a fare il primo passo e noi, a quel punto, faremo la nostra parte”.

“Un’idea non particolarmente entusiasmante – ha concluso Della Vedova – ma la proposta è seria: noi, comunque, in maniera decisiva difendiamo i nostri interessi; se si dovesse trovare una soluzione che soddisfi gli interessi di entrambi allora ben venga”.


Marco Travaglia

 

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

10 COMMENTI

  1. uella che ideona, speriamo che i costi a tenere aperto il passo anche in inverno, forse non sempre mite come questi ultimi, non superi di gran lunga l`incasso di quei quattro soldi. Saro` pessimista ma chissà chi dovrà sostenere queste” spesucce ” supplementari….

  2. ……. gi investimenti necessari sulla strada della Forcola per l’apertura invernale sarebbero ingenti e questo se guardo alla mia attività potrebbe essere positivo. Ma visto a 360° sarebbe un’assurdità. Livigno ha due possibilità di accesso invernali e tre estive, due invernali bastano e avanzano. L’accesso di proprietà della Stato Italiano attraverso il Foscagno è sicurameente da migliorare e li dovrebbero secondo me investire gli amici livignaschi……. e pure la gallerria della Drossa necessiterebbe di investimenti.
    Che il turismo della benzina di Livigno e Samnaun sia assurdo non penso si possa mettere in discussione. Pensando agli accordi internazionali sul clima e visto dunque in ottica ecologica, dovrebbe secondo me addirittura essere dichiarato illegale.

  3. Tintinnare e tentennare!
    Cerchiamo solamente di non perdere l’obbiettivo: qualità di vita per noi e chi ci visita. Amici e villeggianti. Quanto raggiunto fino adesso è nell’ambito del possibile e, almeno d’inverno, i risultati si vedono.
    Che il tintinnare di soldi, di un ipotetico pedaggio possa già far tentennare alcuni animi, oltre ad essere fuori luogo, risulta pure patetico. Le amicizie di affari esistono solamente quando gli obbiettivi sono uguali. Non mi sembra, che ci siano i presupposti.

  4. Mi sembra che quanto proposto sia poco serio…
    Non sono un legale ma…
    » Situazione in Svizzera (https://www.newsd.admin.ch/newsd/message/attachments/7620.pdf):
    Giusta l’articolo 82 capoverso 3 della Costituzione federale, l’uso delle strade in Svizzera è esente da emolumenti. Il Parlamento può però concedere eccezioni. Finora esso lo ha fatto una sola volta a favore della tassa per il transito della galleria del Gran San Bernardo. Più importanti di questo caso singolo sono due altre applicazioni del road pricing, che sono state introdotte nella Costituzione grazie a norme speciali: la tassa per l’utilizzazione delle strade nazionali e la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP).
    Il tunnel della Drossa è privato…

  5. Allora, forse non ho capito bene…. mettendo un pedaggio si elimina il disagio ed i fastidio del traffico? GENIALE. A questo punto introdurrei una tassa per il mal di schiena, per il mal di testa, per il troppo caldo, per il troppo freddo ecc… così saremmo liberi da tutti questi disagi. Dove si deve pagare?

  6. Passo della Forcola aperto in inverno: tutta Poschiavo (e Valtellina) a sciare a Livigno alla modica spesa di 5 franchi di viaggio (ma per i residenti forse non ci sarà alcun pedaggio da pagare). Investimento comunale nell’impianto di Lagalb a fondo perso e Aprica (forse pure Bormio), tutte stazioni con cifre in rosso. Ma che bella idea, quella di mantenere il passaggio per Livigno, aperto tutto l’anno! Agli artefici, mi sento di dire “a casa”!

  7. E se ci fosse da guadagnare qualcosina, si dimenticherebbero tutti i disagi provocati da questo traffico “assurdo”… Assurdo, ma contro il quale difficilmente si potrà opporre resistenza; almeno fin quando continuerà ad esserci una convenienza di prezzo (Vedi zona franca).