Il tradizionale incontro denominato Pulenta Cavaia, celebrato sabato scorso all’ombra dell’abetaia di fronte alla centrale, vuole diventare la festa dei Poschiavini. Lo ha detto a chiare lettere il responsabile dell’organizzazione Luca De Gianbattista, lo ha ribadito il coordinatore Pib Matteo Tuena.
Nata come festa estiva dei pusc’ciavin in bulgia, e tenuta in vita con lo stesso spirito dal Coro Alpestre, ora a Cavaglia si respira aria nuova. Molti poschiavini residenti hanno infatti risposto all’appello e sono saliti alla piana di Cavaglia, per trascorre in compagnia dei loro parenti venuti da vicino e da lontano alcune ore di svago.
Ottima l’organizzazione, buoni – ma non c’era dubbio – i prodotti proposti, serena l’atmosfera. Un momento d’incontro simbolico, importante per vari aspetti, indubbiamente anche un’occasione di promozione turistica spontanea. I paesani che vivono lontano dall’amata valle, ma che sul passaporto alla voce “comune d’origine” esibiscono Poschiavo, sono infatti moltissimi. Quella di Cavaglia è l’occasione ideale per una rimpatriata, bella la presenza di molti giovani.
Nel suo breve intervento, il presidente della Regione Orlando Lardi ha ringraziato per la gratitudine di chi vive lontano da Poschiavo ma apprezza quanto si sta facendo. Presente anche il Podestà, che con una malcelata punta d’orgoglio ha approfittato dell’occasione per annunciare che Svizzera Turismo, con la benedizione della Seco, ha inviato la nostra destinazione turistica ad una discussione internazionale che avrà luogo a Vienna il 27 settembre, tema il turismo innovativo.
Oltre a rafforzare vecchie e nuove amicizie, a Cavaglia si vuole però fare festa, stare in compagnia, promuovere incontri spontanei fra convalligiani. E festa c’è stata, sobria, allietata da due collaudate fisarmoniche.
Forse, ma questo è un punto sul quale si potrà lavorare, l’incontro della polenta è frequentato da pochi brusiesi. Ce n’erano tantissimi alla recente Festa d’Anzana – dove i scios’c ci vanno, così come vanno a San Romerio -, ne abbiamo visto pochi a Cavaglia.
Continuando con lo spirito innovativo proposto, Pulenta Cavaia è però destinata a diventare una festa della valle intera. Auguri pertanto per aver “ripensato” il popolare incontro, e complimenti per l’ottima organizzazione del convivio.
Bruno Raselli