Domenica 24 settembre per tutte le Parrocchie cattoliche della Valle
Nel periodo della novena che ogni anno prepara alla celebrazione dell’anniversario dell’apparizione della Beata Vergine Maria a Tirano, vivremo il pellegrinaggio al Santuario eretto a memoria del fatto prodigioso.
Dopo aver vissuto, lo scorso anno, una celebrazione giubilare presieduta dal nostro vescovo Vitus, quest’anno torna la forma tradizionale del pellegrinaggio. Quanti vorranno potranno organizzarsi autonomamente per raggiungere Madonna di Tirano a piedi, partendo anche da Poschiavo. La S. Messa, cui tutte le comunità della Valle sono invitate a partecipare, sarà celebrata alle ore 18 in Santuario.
L’Apparizione della Beata Vergine Maria a Tirano
Il giorno di San Michele, 29 settembre 1504, un contadino “di santa vita e religiosi costumi”, di nome Mario, della nobile famiglia degli Omodei, esce di casa prima dello spuntar del sole, per andare nella vigna a raccogliere alcuni frutti, quando improvvisamente, ha l’impressione che le cime dei monti siano illuminate da una nuova strana luce. Mentre incerto si domanda da dove provenga tanto chiarore, si sente alzare da terra e trasportare in un piccolo orticello, coltivato in quella zona solitaria. Deposto a terra, gli si presenta davanti agli occhi una fanciulla, dall’apparente età di 14 anni, o poco più, con una veste candidissima, dalla quale Mario comprende provenire la strana luce che lo avvolge. La fanciulla, circondata da una moltitudine di angeli, gli rivolge la parola, chiamandolo per nome «Mario! Mario!». Il buon Mario, rincuorato, risponde «Bene?». «Bene avrai!» riprende la fanciulla. «Vai a Tirano, e chiedi a quella gente di costruire, in questo luogo, una chiesa per il culto del Signore ed in onore del mio santo Nome».
A Mario, preoccupato per l’incarico ricevuto, che teme di non essere creduto dai compaesani, la fanciulla assicura che, se non crederanno, la pestilenza che al presente affligge il bestiame, si estenderà anche alla popolazione. Come segno dell’autenticità delle sue parole, gli annuncia la guarigione del fratello Benedetto che ha appena lasciato infermo.
Terminato il colloquio, la visione scompare lasciando un’intensa fragranza di soavi profumi. Fattosi giorno, Mario, colmo di meraviglia, si precipita nella chiesa parrocchiale dedicata a San Martino, nella quale i fedeli stanno assistendo alla celebrazione della prima Messa, ed annuncia loro a gran voce quanto la Madonna gli ha comunicato.
Dopo un primo iniziale momento di incredulità e di incertezza, i fedeli corrono alla casa di Mario, dove constatano la guarigione del fratello Benedetto che ormai credevano morto, e che invece li accoglie, in piedi, senza febbre.
Confermate le parole di Mario dalla dichiarazione dei medici, che bene conoscono le condizioni del malato, ora pienamente guarito, l’entusiasmo dei fedeli dà inizio alla costruzione di una piccola cappella che in breve viene completata. Ma il concorso è tanto che subito si sente la necessità di una chiesa più ampia e più accogliente, per cui il 25 marzo 1505, festa dell’Annunciazione di Maria, su terreno del cav. Luigi Quadrio, capitano degli Sforza, vengono gettate le fondamenta del Santuario attuale che, nel corso dei secoli, si è sviluppato ed abbellito.