Gian Gilli a Poschiavo
Nella sala di Casa Torre, il 25 gennaio 2013, il direttore di Swiss Olympic ha presentato le linee del progetto che verranno sviluppate se i Grigioni voteranno “Sì” al referendum sulla candidatura olimpica del 3 marzo. Ascolta l’audio della conferenza e guarda i grafici degli investimenti!
Le Olimpiadi sono un evento talmente grande e fantastico nell’immaginario degli sportivi, degli appassionati di sport, ma anche della popolazione mondiale in generale, che, quando se ne parla, a molta gente sale un brivido in tutto il corpo. Anche per la popolazione della Valposchiavo l’argomento di avanzare una candidatura olimpica dei Grigioni al CIO (Comitato Internazionale Olimpico) è particolarmente sentito e affascinante. La serata informativa, organizzata dai partiti politici del PLD e PDC Valposchiavo, ha confermato nel numero di persone presenti in sala questo interesse.
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La conferenza, moderata dal poschiavino Fabio Zanetti, si è focalizzata sull’esposizione di Gian Gilli, Direttore dell’Associazione Grigioni 2022 e grande esperto di manifestazioni olimpiche avendo partecipato a diverse spedizioni della squadra svizzera. Il relatore ha spiegato come il progettare e il realizzare le Olimpiadi si concentri su due concetti: uno è prettamente tecnico, ossia “di organizzare la manifestazione sulla base regolativa delle Federazioni internazionali e del CIO”, l’altro è di sfruttare la forza e la visibilità dei cinque cerchi per incentivare lo sviluppo economico e sociale della Svizzera, nel rispetto dell’ambiente. Gilli ha affermato che bisogna dare un nuovo impulso al motore del turismo, in costante declino, e tuttora eguagliante le cifre dei pernottamenti del 1963, ed è anche necessario rilanciare il brand Swissmade; tutto questo lo si può fare organizzando un evento di portata mondiale come le Olimpiadi.
Il progetto Grigioni 2022 prevede Giochi atipici per questi ultimi decenni ma allo stesso tempo rinnovatori. Innanzitutto si parte dal presupposto che sulle alte quote dei Grigioni, nel cuore delle Alpi, “l’inverno è di casa”, ed è per questo motivo che è doveroso proporre Giochi “autentici, attenti, rispettosi dell’uomo e della natura”, conservando il tipico senso d’ospitalità grigionese.

Insomma, l’idea è di creare Olimpiadi più a misura d’uomo, sfruttando in maniera positiva i limiti naturali delle montagne, obbligando gli organizzatori a trovare soluzioni innovative per quanto riguarda soprattutto il trasporto degli spettatori e la gestione delle infrastrutture.
Per il primo caso si pensa di costruire dei Park & Ride collocati in zone limitrofe al cuore degli eventi. Da questi parcheggi partono pullman che creano una massiccia rete di collegamento alle aree delle competizioni, e viceversa. Inoltre si può dare ancor maggior incentivo ai mezzi ferroviari che nel Cantone sono efficienti.
Riguardo al secondo punto si prevede di riutilizzare a Davos e St. Moritz delle strutture già esistenti, ammodernandole. Per esempio, si pensi al trampolino di 60 m di Sankt Moritz che si può allungare fino a 120 m, in conformità alla normale misura olimpica, con una struttura temporanea smontabile. Così vale anche per le palestre che ospitano piste di ghiaccio e campi di hockey: si assemblano e, finito l’evento, si possono smontare e trasportare in un altro luogo dove ce ne è bisogno. Quattro sarebbero i nuovi impianti temporanei, tre quelli nuovi di zecca e fissi, e ben dieci quelli esistenti solo da perfezionare.
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Bisogna considerare inoltre che, appena dopo le Olimpiadi, si svolgeranno i Giochi paraolimpici per atleti diversamente abili. Perciò occorre attuare dei miglioramenti alle infrastrutture adatti alle loro necessità. Questi servizi d’appoggio darebbero un valore aggiunto agli impianti perché rimarrebbero anche in futuro.

Tutti gli aspetti infrastrutturali, gestionali, economici, turistici, ecc., saranno controllati minuziosamente da un organo che si attiene ai principi SIE, ossia a concetti di sostenibilità, innovazione, eredità. Attraverso l’osservanza di questi punti si tenterà, oltre a creare un progetto rispettoso degli aspetti umani e ecologici, di ridurre i consueti problemi del vivere e lavorare in montagna prospettando uno sviluppo positivo delle regioni alpine che coinvolgerà le generazioni future.
L’investimento per il progetto della candidatura ammonta a 60 milioni di Fr., mentre quello per la realizzazione è di 2,8 miliardi di Fr., che – secondo Gilli – si possono ancora limare con le dovute accortezze. I costi di Grigioni 2022 sono contenuti rispetto ai mega-investimenti delle prossime Olimpiadi di Sochi 2014 in Russia, dove si stanno investendo parecchie centinaia di miliardi di rubli, ossia decine di miliardi di euro per l’attuazione del grande evento.
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- Grafico del bilancio operativo per l’attuazione
- Investimenti in caso di attuazione
In particolar modo – ha fatto notare Gilli – i costi contenuti sono da ricercare nello spazio limitato dove si tiene l’evento, ossia tra i due fuochi di Davos e Sankt Moritz. Ma quale sarà il ruolo delle valli limitrofe? Quali vantaggi avranno? “Sulla base della logistica” – ha sostenuto Gilli – “c’è bisogno di tutto il Cantone: pernottamenti, traffico, programmi di cultura e allenamento per squadre, alloggio per ospiti e per i media”. Per Gilli anche la Valposchiavo può avere una parte importante all’interno del progetto Grigioni 2022.

“Più opportunità che rischi porteranno i Giochi olimpici”. Con questa affermazione ha lasciato il testimone al dibattito, nel quale si sono espresse anche voci contrarie all’idea del relatore.
- Le varie fasi della candidatura
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- Leggi e ascolta il dibattito successivo: Buone prospettive ma l’importante è non essere ignorati
Ascolta l’esposizione di Gian Gilli
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