Nel tardo pomeriggio di lunedì 6 novembre, presso l’Albergo Croce Bianca, i vertici della Ferrovia Retica (Renato Fasciati, Silvio Briccola e Paolo Sterli) hanno organizzato un incontro con i massimi rappresentanti della politica (i comuni e la Regione Bernina) e del turismo (Valposchiavo Turismo) del nostro territorio. Lo scopo di questo ritrovo è stato quello di porre le basi per instaurare rapporti proficui e vantaggiosi per entrambe le parti.
La volontà dichiarata della Rhb è quella di “interpretare alla lettera la funzione di collegamento all’interno del Cantone: essere presenti in maniera tangibile nelle singole regioni e curare un contatto regolare”.
Il direttore Renato Fasciati, con l’ausilio di diverse slide, ha passato in rassegna alcuni dati significativi, storici ed economici, che interessano la linea St. Moritz-Tirano, a dimostrazione del forte impegno che la Ferrovia Retica ha messo e sta mettendo in campo a beneficio della Valposchiavo.
I vertici politici e turistici locali hanno manifestato il proprio apprezzamento per l’organizzazione e l’esito dell’incontro, non mancando di mettere in campo o discutere alcune proposte (come per esempio il progetto, vecchio di 6 anni, della fermata presso il viadotto di Brusio, un trasporto dei rifiuti da Poschiavo o l’inserimento degli eventi valposchiavini nella rete comunicativa della Ferrovia).
Ora, come ha espresso il Sindaco di Brusio Arturo Plozza, la palla passa al nostro territorio, che dovrà fare gruppo con l’obiettivo di portare delle proposte credibili e accattivanti in grado di attirare l’interesse e gli investimenti della Ferrovia Retica (si veda, per esempio, il Bernina Fly).
L’importante, come ha detto il Presidente della Regione Bernina Orlando Lardi, è che la Ferrovia ascolti le istanze del territorio, rompendo quel rapporto di diffidenza che l’albergatore Flavio Lardi ha fatto presente durante l’incontro: un’impressione comune tra la cittadinanza, infatti, è che il marketing della Rhb penalizzi la Valposchiavo a favore di Tirano.
Secondo quanto fatto capire dai vertici della Ferrovia, la formula giusta per invertire la rotta sarebbe l’offerta del territorio; in poche parole: che cosa ha da offrire la Valposchiavo affinché gli avventori del trenino rosso possano decidere di fermarsi in maggior numero? Ai politici e agli operatori turistici l’arduo compito di fare squadra.
Marco Travaglia
