Harris Eisenstadt e Sara Schoenbeck (il duo Saris) sono stati ospiti a Poschiavo di Uncool – Artisti in residenza durante lo scorso agosto, esibendosi il 17 a Pedenosso e il 19 in Casa Hasler a Poschiavo. Durante la permanenza in valle, Eisenstadt ha dato vita a 50 brevi composizioni per piccoli gruppi musicali, che verranno proposte dai due artisti a Brooklyn (NY) nei prossimi mesi.
Il Bernina ha intervistato la madrina di Uncool, Cornelia Müller, per scoprire qualcosa in più sul duo Saris.
Cornelia, come ha conosciuto Harris Eisenstadt e Sara Schoenbeck?
Ho ricevuto una mail da Harris Eisenstadt che si è interessato alla residenza a Poschiavo. Abbiamo scambiato qualche mail finché la data della residenza è stata pattuita, l’estate 2017.
Cosa ci può raccontare della permanenza a Poschiavo di Harris e Sara?
Harris e Sara sono una coppia di musicisti di Brooklyn (New York) e sono arrivati a Poschiavo con il figlio Owen, di 7 anni. Sara suona il fagotto e Harris la batteria. Si sono trovati molto bene a Poschiavo, hanno trovato amici nel borgo e hanno anche fatto qualche passeggiata nella valle; li ho personalmente accompagnati al Giardino dei Ghiacciai e a San Romerio.
Harris si metteva ogni mattina con una tazza di caffè davanti alla casa, sulla panchina di sasso, e scriveva delle composizioni.
Sara invece suonava il suo fagotto ogni giorno e alla fine del soggiorno abbiamo anche suonato insieme (io sul piano). Era un bellissimo duetto con una fagottista di grande potenza.

Come descriverebbe il loro talento a chi non ha potuto sentirli suonare durante la loro permanenza?
Tutti e due sono professionisti, lo si capisce già dal primo suono che emettono. Le composizioni che hanno suonato sia a Pedenosso sia a Poschiavo nella Casa Hasler, da Olga e Mario, sono state create per la maggior parte durante la residenza a Poschiavo. La loro interazione è molto delicata, lasciando ognuno spazio alla musica dell’altra/altro. Harris suona dei ritmi precisi e fini, simili a un tessuto di tanti colori che dà un sottofondo melodioso al canto del fagotto.
Lei ha sentito qualche composizione che verrà presentata Brooklyn? Cosa ne pensa?
Quello di Poschiavo è stato un bellissimo concerto e chi c’era ha certamente sentito qualche brano di quelli che poi saranno presentati a Brooklyn. Il duo fagotto e batteria è piuttosto raro come combinazione. Il canto del fagotto nasce dai suoni bassi che ti avvolgono e si alzano fino alla voce vivace di un uccello, mentre i ritmi della batteria mettono accenti e sostengono la voce del fagotto con un gioco molto variabile e gioioso.

Come creatrice di Uncool, si aspettava di ottenere un riconoscimento del genere?
Per me è molto bello vedere che il lavoro musicale svolto a Poschiavo viene presentato in un’altra parte del mondo.
Per citare un esempio, l’Alex Levine Quartet ha pubblicato un CD dopo la residenza del 2016 usufruendo delle tante ore di prove. Il CD si chiama TOWARDS THE CENTER (verso il centro) ed è in vendita presso http://alexlevinemusic.com/.
Ha intenzione di rinnovare l’invito a Poschiavo al duo Saris, magari per le prossime estati?
Sì, hanno già chiesto di tornare in valle dal 2 al 30 agosto 2020…
A cura di Ivan Falcinella