Ursina Badilatti chiude in gloria la propria carriera

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Cronaca di un finale di stagione formidabile
In un’intervista rilasciata alcuni giorni fa, Ursina Badilatti ha dichiarato il suo ritiro dalle gare. Si dedicherà a un altro genere di lavoro alla fine di una bellissima carriera agonistica e di una stagione che segna positivamente il suo palmares.

Ricordiamo prima di tutto l’ottimo 5. posto nella classifica generale Donne della FIS Marathon Cup, poi la conquista del terzo gradino del podio alla Tartu Marathon in Estonia e altre vittorie di livello nazionale e internazionale. Un ruolino di marcia davvero invidiabile: “Sono contenta di questa stagione che è stata positiva anche perché sono rimasta in salute nei momenti decisivi. Nelle ultime stagioni ho sempre avuto dei problemi influenzali che mi hanno infatti perseguitata e hanno compromesso gli obiettivi a cui puntavo”. Anche in questa stagione Ursina ha fatto i conti con l’influenza in autunno e verso il periodo natalizio, ma, per fortuna, in frangenti poco determinanti.

Ursina Badilatti si cimenta nella tecnica classica a Sedrun – Marzo 2013 – Foto di Urs Steger

 

Ursina puntava ad arrivare nelle prime sei atlete della classifica generale della FIS Marathon Cup, rassegna a livello mondiale che comprende nove gare sulla lunga distanza. Scopo nettamente raggiunto con il 5. posto: “Quest’anno una serie di buoni risultati mi hanno portata ad ottenere il prestigioso piazzamento. È sempre bello quando si raggiungono gli obiettivi prefissi”.



Solo dopo l’8. piazza all’American Birkebeiner, la penultima gara della FIS Marathon Cup tenutasi il 23 febbraio, Ursina capisce di essere vicina al suo intento stagionale. Negli Stati Uniti “ho fatto una bellissima esperienza. Sono andata da sola. All’aeroporto di Minneapolis mi aspettava una atleta russa, che però non conoscevo. Con lei ho noleggiato un auto, condiviso la stanza dell’albergo e dei bei momenti assieme. Questa trasferta è stata un’opportunità per conoscere nuova gente”. Prima e durante la gara, Ursina ha ricevuto l’appoggio della squadra italiana ed in particolare, per i rifornimenti e la preparazione degli sci, dal livignasco Fausto Bormetti. Riguardo alla prestazione della American Birkebeiner, Ursina spiega: “Per 40 km ho tenuto il gruppo delle migliori, poi negli ultimi 10 km ho perso la coda dei loro sci”. Comunque, la poschiavina è stata capace di racimolare punti importanti ai fini della classifica generale.

Foto di Urs Steger

 

È durante il mese di febbraio che Ursina è riuscita a realizzare la scalata al 5. posto, in particolar modo grazie al 3. posto alla Tartu Marathon, il momento più bello della sua stagione, come ci conferma lei stessa: “È stata la gara più lunga che ho fatto. 63 chilometri di saliscendi nei boschi estoni”. Ci riferisce che quel periodo è stato anche parecchio sfiancante: “Oltre alle gare massacranti, ho fatto otto voli in quattordici giorni”.

Ursina sorridente sul terzo gradino del podio alla Tartu Marathon. Al primo posto si è classificata la svedese Hansson e al secondo l’italiana Santer.

 

Il 3 marzo Ursina vince la Frauenlauf in Engadina imponendosi davanti a quasi mille atlete. La gara non è valevole per la FIS Marathon Cup, ma la nostra fondista decide di partire e la gamba è delle migliori: “Dopo la salita di Zuoz, a 5 km dall’arrivo, decido di cambiare marcia pensando che, in fondo, sarebbe troppo bello vincerla una seconda volta… e quindi su e giù dalle salite del Golan penso già al chilometro finale, il curvone, il ponte ed i calorosi abbracci nello stadio di S-chanf… Detto e fatto, vittoria!”

A Ursina non manca mai il sorriso – Sedrun, marzo 2013 – Foto di Urs Steger

 

Sembra il preludio per un risultato eccezionale alla Engadin Skimarathon, ma domenica 10 marzo non è giornata, anche se acciuffa un 10. posto che le consente di mantenere la quinta posizione in classifica generale. “Sinceramente mi aspettavo di più, ma l’Engadin Skimarathon è una gara particolare e ha delle regole interne tutte sue. Nelle prime battute della gara non sono riuscita a posizionarmi davanti e questo è un bel problema, perché non riesci più a recuperare posizioni e rimani inglobata nella sacca del gruppone. L’affaticamento accumulato dalle maratone precedenti probabilmente non mi ha avvantaggiata”. Comunque, c’è da festeggiare, un 5. rango fra le più forti del mondo, nella disciplina delle lunghe distanze.


  • Il 14 marzo 2013 Ursina Badilatti rende ufficiale il suo ritiro dalle competezioni tramite un’intervista curata da Josy Battaglia. Leggi qui.

Ai campionati svizzeri di sci di fondo a Sedrun, corsi in questo ultimo fine settimana, Ursina sfiora il podio e arriva al quarto posto. Una gara lunga 30 km, a tecnica classica, sembra appropriata per la fondista poschiavina, ma purtroppo gli sci non scivolano bene sulla neve, dapprima ghiacciata poi sempre più molle, e la nostra atleta consuma molte più energie rispetto alle avversarie in testa alla corsa. “Sono partita bene ma alla fine mi sono mancate le forze e non sono riuscita a restare nelle prime tre posizioni”.

Ursina ai campionati svizzeri di Sedrun – Marzo 2013 – Foto di Urs Steger

 

Il 23 marzo, con la gara di Sedrun, la nostra paladina, seppur ancor giovane e nel pieno delle forze, lascia lo sport agonistico ai massimi livelli, per altre motivazioni professionali in cui crede e vede buone prospettive per il suo futuro. Da aprile, per Ursina, inizia una nuova stagione della sua vita che – ci scommettiamo – affronterà con la stessa determinazione e tenacia che ci metteva sugli sci, e con la costanza, l’entusiasmo e lo spirito organizzativo con i quali preparava le gare.


Se vuoi scoprire tutti i retroscena della stagione di Ursina Badilatti, leggi i seguenti articoli dello Sponsor Pool Valposchiavo:


Con grande rammarico, per non poterla più vedere nelle gare più importanti del mondo, per non poter più raccontare le sue gesta e farle il tifo, auguriamo a Ursina una vita colma di felicità e di gratificazioni nel campo professionale che sta intraprendendo. Rimane però la speranza di rivederla ancora sfrecciare sulle nevi battute, fra le più forti atlete dello sci di fondo. Chissà!