Il Canton Grigioni ha bisogno di investimenti sicuri e puliti

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Energia senza carbone: un’ampia alleanza di cittadini per un SÌ
L’iniziativa “Sì all’energia pulita senza carbone” muove i Grigioni. Una cinquantina di cittadini si unisce, formando un’ampia alleanza a favore dell’iniziativa. Si tratta di un primo forte segnale in vista della votazione del 22 settembre. Il repentino inizio della campagna per l’iniziativa dovrebbe permettere ad altri cittadini di aderire a questo movimento.

 

Il movimento di cittadini, formato in Prettigovia tre anni fa, continua ad esistere. Lo dimostra chiaramente il Comitato “Sì all’energia pulita senza carbone”. Un’ampia alleanza composta da una cinquantina di membri, tra cui imprenditori, artigiani, agricoltori, forestali, medici, ambientalisti e rappresentanti della chiesa, stanno unendo le forze per un sì all’iniziativa. L’iniziativa cantonale “Sì all’energia pulita senza carbone” gode di grande simpatia presso la popolazione, perché è logica, moderata e ovvia. Il Comitato lancia un appello a tutti i grigionesi per aderire a questo movimento.

Il membro del Comitato Stefan Balzer ricorda che il Canton Grigioni si è posto come obiettivo la promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Con buona ragione, come ben sa l’imprenditore per sua esperienza personale: “La messa in pratica di questa strategia crea un gradito effetto collaterale: posti di lavoro nelle regioni.” Per Balzer è incomprensibile come il Cantone, quale maggiore azionista di Repower, nel caso della centrale a carbone progettata da Repower in Italia meridionale devii dalla propria strategia.

“L’iniziativa costringerà il governo ad assumersi finalmente le sue responsabilità dirigenziali e la Repower a seppellire il proprio mostro”, è convinta Tanya Schmid, “madre” dell’iniziativa. La preoccupazione per la popolazione in Calabria e nelle regioni carbonifere unita alla preoccupazione per la reputazione di Repower e del Canton Grigioni rinforzano il suo impegno a favore dell’iniziativa.

Con la sua indignazione per gli investimenti in centrali a carbone Tanya Schmid muove gli animi di molti cittadini. È convinta che il “Sì all’energia pulita senza carbone” sia sostenuto da un movimento crescente di cittadini.

Thomas Rothe, medico capo della Höhenklinik zurighese a Davos condivide la preoccupazione per la popolazione. Le centrali a carbone emettono un cocktail di sostanze inquinanti e nocive alla salute, quali ad esempio le polveri sottili. Alte concentrazioni di polveri sottili aumentano il rischio di sviluppo di malattie dell’apparato respiratorio e del sistema cardiovascolare. Thomas Rothe: “Sapendo quanto dannose siano le polveri sottili emesse dalle centrali a carbone, non dovremmo esportare tali emissioni nel paese vicino.”

Vogliamo tutti un futuro energetico sicuro, pulito e rispettoso del clima. Anche il Governo cantonale e il Gran Consiglio vogliono eliminare gradualmente i combustibili fossili. Per Anita Mazzetta, direttrice del WWF Grigioni, è dunque chiaro: “Una centrale a carbone, che produce 6 volte tanto CO2 quanto tutti i nuclei famigliari del Canton Grigioni messi insieme, non è fatta a misura dei Grigioni e delle enormi risorse rinnovabili di cui dispone il Cantone”. Il Canton Grigioni ha bisogno di investimenti sicuri e puliti. Solo in questo modo la politica energetica resta credibile.

 

Comitato “Sì all’energia pulita senza carbone”