L’iniziativa pone una domanda importante: quanto deve garantire il servizio pubblico? Nonostante l’iniziativa abbia aperto un dibattito importante su questo tema, la proposta è troppo radicale e non può essere sostenuta in questa forma.
Con questa “cura radicale” l’intero panorama mediatico svizzero subirebbe uno scossone. La SRG/SSR non potrebbe più garantire una programmazione a tutti i livelli e in tutte le lingue ufficiali. Anche le emittenti locali si vedrebbero di colpo accorciare il budget con le conseguenze logiche del caso (perdita di posti di lavoro; diminuzione della qualità ecc.)
A trarne le conseguenze sarebbero sicuramente le minoranze e le periferie che, al momento, beneficiano in maniera sovrapoporzionale di questi incentivi. Un taglio così radicale significherebbe il blocco delle trasmissioni di numerose realtà regionali. In questo senso, l’iniziativa va decisamente troppo oltre.
L’iniziativa mina un pilastro centrale della nostra democrazia. Le diverse emittenti regionali e la SRG/SSR garantiscono un servizio di informazione di qualità di tutta la popolazione. Questo diritto all’informazione è alla base del nostro sistema democratico. La qualità dell’informazione viene attualmente garantita dagli introiti del canone radiotelevisivo.
Raccomandiamo di respingere questa iniziativa che va troppo oltre; è una cura troppo radicale; metterebbe a tacere le minoranze; mina un pilastro centrale della nostra democrazia.
SÌ al decreto federale concernente il nuovo ordinamento finanziario 2021
Il popolo è chiamato a confermare il diritto della Confederazione di riscuotere imposte. Approvando questo decreto, la Confederazione potrà continuare a riscuote imposte come l’IVA o l’imposta federale diretta. Queste due imposte rappresentano ca. 2/3 delle entrate della Confederazione.
Per questo motivo invitiamo tutta la popolazione a sostenere questo decreto.
Raccomandazioni di voto
NO all’iniziativa popolare per l’abolizione del canone radiotelevisivo “NO-Billag”
SÌ al decreto federale concernente il nuovo ordinamento finanziario 2021
PLD I Liberali Valposchiavo