Intervista a Giovanni Jochum, membro Direzione Repower
Il cambio minimo fisso non poteva durare a lungo. Questo era noto a Repower che in questi ultimi anni si è continuamente soffermata a meditare sull’argomento franco/euro. La scelta della BNS, quindi, non sembra spaventare eccessivamente la multinazionale.
Che cosa significa l’abolizione del cambio fisso franco/euro per il mercato dell’energia di Repower?
Anche Repower sapeva che il cambio minimo fissato dalla Banca Nazionale Svizzera a 1.20 CHF per 1 € era una misura urgente e temporanea presa dalla BNS in un momento di particolare difficoltà per le imprese svizzere esportatrici e per il settore del turismo. Per questo la società, negli ultimi anni, si è ripetutamente occupata del tema cambio €/CHF. Chiaramente nemmeno Repower ha potuto prevedere il momento in cui la BNS avrebbe abbandonato la sua politica di cambio minimo.
Repower è attiva sia in Svizzera che all’estero sia con capacità di produzione, servizi commerciali e trading e attività di vendita. Per quanto riguarda i mercati nell’Eurozona, o ad essa legati, non ci sono grossi cambiamenti. Anche l’attività incentrata in Svizzera non subisce grossi impatti. Il mercato dell’energia di per sé non cambia in seguito alla decisione della BNS e Repower intende continuare con le proprie attività sia in Svizzera, che nei paesi dell’Eurozona, che in quei paesi Europei dove l’euro non è ancora stato introdotto.

Quali sono le conseguenze?
A questa domanda non è facile rispondere. Il primo impatto sul cambio l’abbiamo potuto vedere tutti: una importante rivalutazione del franco svizzero. Quali saranno le svolte a breve-medio termine non si sa ancora: esse dipendono da molti fattori quali lo sviluppo economico dell’Eurozona, i prossimi passi intrapresi dalla Banca Centrale Europea, ecc. Fin tanto, quindi, che non ci sarà una certa chiarezza in merito, non è possibile definire quale sarà l’impatto su Repower.
Negli ultimi anni Repower si è preparata a diverse evenienze come l’impatto dell’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sui prezzi delle borse dell’energia. Ci sono state riorganizzazioni interne e misure per ridurre i costi e aumentare l’efficienza. Questa attività continua e di sicuro ci aiuta anche in un contesto come quello del cambio €/CHF. La ditta Repower vive, si sviluppa, cambia tenendo conto degli sviluppi tecnologici, politici, regolamentari sia che essi avvengano in Svizzera che all’estero, in particolare nei mercati dove Repower è attiva. La settimana scorsa c’è stata una decisione nella politica di cambio della BNS che ha colto tutti di sorpresa; ora sta a Repower, una volta che si potrà vedere come si stabilirà il corso €/CHF, prima valutare l’impatto che questa potrà avere e poi, se necessario, prendere le misure adeguate in merito.
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