LIA 2018: Energia idroelettrica, formazione di una ditta e costruzione di un alambicco…

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Come d’abitudine, l’ultimo anno di apprendistato coincide con la stesura di un lavoro finale: il LIA. In questa prima parte primeggia la produzione di energia idroelettrica ma si parla pure della costruzione di un alambicco e della nascita di una falegnameria…

 

Funzionamento e revisione di una turbina idroelettrica

Quale lavoro di fine apprendistato ho scelto di illustrare i lavori di revisione ad una centrale idroelettrica e in particolare soffermarmi sul funzionamento e sui lavori di manutenzione e revisione di una turbina idroelettrica. In questo senso, il mio LIA è stato basato su lavori di revisione avvenuti concretamente alla centrale di Robbia che sono avvenuti nell’agosto del 2016 e ai quali ho partecipato in veste di apprendista.
Ho scelto questa tematica perché sono sempre stato affascinato dall’acqua e dalle sue applicazioni pratiche. Grazie alla professione da me scelta (polimeccanico) ho avuto innumerevoli opportunità per ampliare le mie conoscenze professionali.

Il mio lavoro parte da una presentazione generale delle forme di energia presenti nelle centrali idroelettriche e il funzionamento delle centrali. In seguito ho illustrato i diversi tipi di turbine esistenti e quali prediligere nelle diverse situazioni tecnico-ambientali. Mi sono poi soffermato sui servizi che si devono apportare quotidianamente, mensilmente o annualmente per rendere possibile la massima resa dell’impianto. Infine ho spiegato la messa in servizio di un impianto con le varie fasi dei lavori di revisione.

Mi ritengo molto soddisfatto del mio lavoro da me svolto: a mano a mano che eseguivo il lavoro scritto ho avuto la possibilità di approfondire ed apprendere in modo ulteriore informazioni riguardanti la mia professione che sicuramente avrò possibilità di esercitare in futuro.

Alan Raselli, polimeccanico, Repower AG


A2A: Produzione di energia idroelettrica a Grosio

Come tema del LIA ho scelto la produzione di energia elettrica della centrale idroelettrica di Grosio, perché fin da piccolo sono sempre stato appassionato di queste enormi turbine, vedendo le foto scattate da mio padre che lavora in questa centrale. Alcuni anni fa, durante un “open day” ho visitato l’interno della centrale, dove degli esperti mi hanno illustrato il funzionamento della macchina, ma anche delle manutenzioni ordinarie e straordinarie apportate alla struttura ed alle macchine nel corso degli anni.

Inizialmente ho descritto la nascita e fusione dell‘azienda, la centrale con i relativi dati sulla produzione di energia elettrica per poi soffermarmi sui bacini collettori di Cancano e Fusino che tramite condotte scavate nella roccia portano l’acqua in centrale. Ho illustrato i vari tipi di turbine che producono corrente ed i relativi trasformatori che, innalzando la tensione, la immettono in rete. Ho approfondito i vari tipi di manutenzioni di cui questo impianto ha bisogno e suddivisi nelle varie scadenze periodiche.

Gli obiettivi che mi ero posto sono stati raggiunti con buoni risultati. Mi auguro di essere riuscito a trasmettere in modo chiaro e preciso tutte le varie documentazioni, intervista e immagini.

Mirco Pedrini, installatore elettricista, Giancarlo Plozza


Un artigiano falegname crea la sua ditta

Come tema per il LIA ho deciso di parlarvi dell’esperienza personale di mio padre quale artigiano falegname.

In questo lavoro ho intervistato mio padre, parlando dapprima della storia dell’ebanista in generale e di come allestire una piccola falegnameria partendo da vari attrezzi e macchine impiegate in laboratorio. Mi sono soffermato sulla nascita della passione per la lavorazione del legno da parte di mio padre e non dimenticando peró di illustrare le mie esperienze lavorative in questo ambito, anche se ho scelto di apprendere una professione del tutto diversa. Infine ho dedicato alcune pagine alla nascita della sua attività. Il tutto è stato arricchito con foto direttamente scattate in famiglia.

Svolgere questo lavoro è stato molto utile sia dal punto di vista formativo che personale. Durante questo lavoro ho avuto l’occasione di informarmi meglio circa il lavoro del falegname, la storia e, cosa piú importante, ho conosciuto piú a fondo la carriera lavorativa di mio padre. Sono anche molto contento per le varie foto di famiglia recuperate. Ció ha rievocato in me vecchi ricordi, ho conosciuto i pensieri e le idee di mio padre partendo dalla sua giovinezza fino ad ora. Spero che queste pagine siano utili, per chi le legge, in modo da capire il sacrificio e la passione che ogni singolo imprenditore, anche piccolo che sia, ci mette in ogni giorno lavorativo.

Alessandro Fibioli, installatore elettricista, Elektro Koller AG


La produzione di distillati con l’alambicco

Il mio lavoro individuale di approfondimento ho deciso di farlo sulla distillazione della grappa con l’alambicco: ho scelto questo tema perché mio padre, essendo un produttore di vino a tempo perso, con le vinacce derivate dalla torchiatura dell’uva distilliamo pure della grappa artigianale.

Ho deciso di dividere il mio lavoro in due parti: la prima una parte teorica in cui spiego i vari passaggi per effettuare la distillazione di vinacce, con un leggero accenno alla storia di quest’arte ed una breve spiegazione del funzionamento dei tre principali tipi di alambicchi. Parlerò inoltre della materia prima, ovvero la vinaccia, della distillazione e della separazione fra testa, cuore e coda della grappa. In aggiunta alla parte teorica mi sono recato a Brusio presso la ditta Plozza per fare una visita e vedere come funziona la distillazione in un ambito professionale. Infine ho sottoposto un’intervista al signor Garavatti, un impiegato della ditta Plozza con molta esperienza visto che distilla grappa da ormai 20 anni.
Vista la mia passione per lavorazione dei metalli, ho inoltre deciso di costruire un modellino di un alambicco dalla capienza di circa 20 l che useremo per fare un’ulteriore purificazione della grappa che distilliamo con l’alambicco già in nostro possesso.

Sono veramente molto soddisfatto del risultato ottenuto e soprattutto per la costruzione del modellino.

Lorenzo Pagnoncini, polimeccanico, Ferrovia retica


Lino Compagnoni