Piscina, aumenta il deficit ma non le spese

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Il settimo punto all’ordine del giorno della seduta di Giunta di lunedì 23 aprile ha riguardato la presentazione, da parte di Renato Isepponi, dell’analisi dei costi generati dalla piscina coperta di Poschiavo. Secondo quanto mostrato dal consigliere comunale “non è vero che i costi sono aumentati, ma che sono rimasti stabili nel tempo”, causando comunque un aumento del deficit.

Il rapporto dettagliato del CC ha passato in rassegna diversi aspetti di gestione, arrivando ad affermare che l’infrastruttura, funzionante da 36 anni, “è gestita in maniera efficiente, è pulita e mantenuta bene e corrisponde alle necessità della popolazione”. Il documento ha posto l’accento sulle attività salutari che essa propone: “Promuovono il benessere psicofisico e hanno in generale una ricaduta positiva sui costi della salute”.

Riguardo alle spese di gestione, è stato affermato che la piscina costa annualmente, al singolo cittadino del comune di Poschiavo, 92 CHF (dati del preventivo 2018: 310’000 CHF di deficit per 3400 cittadini). “Un costo ragionevole – ha affermato il Consiglio Comunale – per un’infrastruttura pubblica a servizio della popolazione e per un’offerta che arricchisce pure l’attrattività turistica della Valposchiavo”.

Per quanto riguarda il contenimento delle spese, sono state citate le misure intraprese negli anni, come per esempio il lieve aumento dei prezzi d’entrata nel 2012 e i contributi percepiti dal Comune di Brusio. Il consigliere Isepponi si è poi espresso in merito alla possibilità di aumentare, in futuro, l’attrattività della struttura. Le opzioni considerate sono la creazione di una zona wellness (bagno turco, sauna, massaggi, diverse terapie legate al benessere etc.) e la creazione di un collegamento con l’esterno e l’allestimento di un giardino con sedie a sdraio per prendere il sole. Ipotesi suggestive ma che, sempre secondo il CC, sarebbero di problematica attuazione perché richiederebbero investimenti superiori al milione di CHF.

Una puntualizzazione sui costi dell’energia, ritenuti troppo elevati, è arrivata dai banchi dell’UDC. Se la piscina fosse un privato, questa la tesi dei consiglieri di Giunta Elio Paganini e Fulvio Betti, essendo un forte consumatore di energia avrebbe diritto a dei prezzi più vantaggiosi. L’attuale situazione, però, come spiegato da Renato Isepponi, è stata votata dai membri di Giunta in carica nel 2010: “L’assemblea, infatti, – ha spiegato – aveva ritenuto che non era giusto che un ente pubblico godesse di tali benefici”. La richiesta di Fulvio Betti di considerare un ritorno sui propri passi è stata accolta dal Consiglio Comunale che potrebbe, in questo senso, formulare una nuova proposta che permetterebbe alla piscina di risparmiare ancora qualche soldo.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. La tesi dei consiglieri di Giunta Elio Paganini e Fulvio Betti, che: “se la piscina fosse un privato, essendo un forte consumatore di energia avrebbe diritto a dei prezzi più vantaggiosi”; non sempre corrisponde.
    So bene di cosa si parla e potrei elencare molti “forti consumatori”, che rimpiangono di aver scelto la via del mercato libero. Piuttosto si investa nell’installazione di pannelli fotovoltaici e si cerchi di sfruttare l’energia prodotta, per il proprio consumo. Questo, è il futuro e cio’che viene interpretato nella tanto declamata svolta o strategia energetica. A meno che (anche Poschiavo) per un pugno di dollari in meno, preferisca eventualmente acquistare energia dalla BKW (Berna), oppure da una qualche ditta estera…