Egregi Consiglieri di Stato del Canton Grigioni, Peter Peyer e Jon Domenic Parolini
Egregio medico cantonale del Canton Ticino, Giorgio Merlani
Egregio direttore dell’Ufficio dell’igiene pubblica dei Grigioni, Rudolf Leuthold
Egregie Signore, egregi Signori
In qualità di sindaca di San Vittore, comune direttamente confinante con il Canton Ticino, e di membro del Direttivo della Regione Moesa e responsabile del dicastero sanità della stessa, rivolgo alla Vostra attenzione una precisa richiesta.
Si tratta di una richiesta che riguarda l’epidemia (o pandemia) da Coronavirus che è stata oggetto lunedi scorso di due conferenze stampa nei Cantoni Ticino e Grigioni e che viene – da parte del Ticino – da settimane esemplarmente osservata e gestita (anche per cio’ che riguarda l’informazione) nella sua evoluzione a livello cantonale.
Ebbene, la mia richiesta si basa sulla constatazione che il Moesano non è mai stato nominato nelle informazioni sia da parte di Coira, sia da parte ticinese. Questo pur essendo una zona a rischio tanto quanto il Ticino. Ora, se è nell’ordine delle cose che le autorità ticinesi parlino unicamente di Ticino essendo il confine politico chiaro tra i due Cantoni, non è nell’ordine delle cose da parte del Cantone dei Grigioni che una sua regione non venga recepita quando è confrontata con uno stato di pericolo nella sua particolarità territoriale. Il Canton Grigioni infatti si è limitato, dopo sollecitazione, ad inviare una breve circolare informativa (di base) a tutti i comuni grigionesi indistintamente e citando unicamente la fonte federale quale informazione e non dando praticamente nessuna disposizione. Prova ne è il fatto che questa circolare neppure è stata messa sulle Homepage dei Comuni mentre a me è stato proibito dal presidente regionale di pubblicarla almeno sul portale della Regione Moesa. Queste cose succedono quando le prescrizioni non sono chiare e cosi, poteva benissimo succedere che un paziente sospetto del Moesano si fosse presentato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bellinzona con le conseguenze immaginabili.
Per i suddetti motivi la mia richiesta al Canton Grigioni è quella di definire chiaramente con il Canton Ticino se quest’ultimo -nella lotta al Coronavirus -possa ufficialmente e cioè dichiaratamente, includere nelle sue misure, sia di informazione, sia operative, il Moesano.
Una misura che il Ticino sta in questo momento discutendo è la chiusura temporanea delle scuole; e questo per la settimana prossima. In questo caso cosa fa il Moesano, segnatamente San Vittore che si trova ad un chilometro di distanza dal Ticino? Chi decide, quando decide, cosa decide?
Da qui la mia richiesta concreta: fare subito chiarezza, designare le competenze ed informare compiutamente la popolazione e perentoriamente le autorità dei Comuni nel Moesano.
Tra l’altro, paura e allarmismo, si combattono con l’informazione precisa e attendibile. Si teme di regola cio’ che non si conosce.
Sperando che verrà dato seguito a questa mia richiesta, ringrazio e cordialmente saluto.
Nicoletta Noi-Togni, sindaca di San Vittore e deputata in Gran Consiglio per il Circolo di Roveredo