In questi giorni, il coronavirus SARS-CoV2 (così denominato dalla Commissione internazionale per la tassonomia dei virus), responsabile di causare la malattia COVID-19, ha preso le prime pagine dei giornali anche alle nostre latitudini. In Svizzera sono stati confermati 37 contagi, che hanno interessato: Argovia, Basilea Campagna, Basilea Città, Berna, Friburgo, Ginevra, Svitto, Ticino, Vaud, Vallese e Zurigo. Due giorni fa, il nostro Cantone ha annunciato che, nei Grigioni, le persone contagiate sono salite a 9. In Svizzera, più di 2’200 casi sospetti sono stati analizzati con esito negativo. Per ora nessun caso è stato reso noto in Valposchiavo. Per capire di più l’evoluzione della situazione abbiamo intervistato la responsabile del Centro Sanitario Valposchiavo per l’igiene Dolores Crameri.
Buongiorno, qual è l’evoluzione della situazione in Valposchiavo?
I dati relativi all’evoluzione della situazione sono costantemente monitorati e forniti dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) in collaborazione con l’Ufficio cantonale dell’igiene pubblica, i quali forniscono pure indicazioni relative alle zone in cui sono in atto dei contagi.
Quali sono le raccomandazioni a riguardo?
Al fine di evitare possibili situazioni di contagio è importante che la popolazione si attenga alle indicazioni ufficiali, di cui ci preme ribadire di seguito i punti ai quali far riferimento:
- Lavarsi spesso le mani.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che manifestano tosse o febbre.
- Non toccarsi bocca, occhi e naso con le mani.
- Tossire o starnutire in un fazzoletto o, in mancanza, nella piega del gomito
- Non prendere antibiotici se non prescritti dal medico.
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate.
- Se si manifestano sintomi influenzali evitare il contatto con altre persone e restare a casa.
- In caso di dubbio non andare al pronto soccorso ma chiamare la Hotline: No. 058 463 00 00 dalle 08.00 alle 18.00; No. 0800 144 144 dalle 07.00 alle 22.00; contattare il proprio medico di famiglia se si ritiene di essere stato contagiato.
- I pacchi provenienti dalla Cina e i prodotti “Made in Cina” non sono pericolosi.
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
Il CSVP confida inoltre nel comportamento responsabile di ogni singolo cittadino, nell’astenersi dal far visita ai nostri ospiti o degenti, al cospetto di sintomi influenzali quali potrebbero essere febbre, tosse o raffreddore.

Pensate che adottare le misure di contenimento proposte dalla Confederazione possa essere sufficiente per fronteggiare la situazione?
Le misure di contenimento adottate dalla Confederazione sono al momento sufficienti per fronteggiare la situazione. Il CSVP lavora in stretto contatto con il medico delegato della Regione Bernina e il medico cantonale. Il CSVP applica inoltre le direttive interne nell’ambito del contenimento di malattie infettive, come pure tutte le misure emanate dall’UFSP e dall’Ufficio cantonale dell’igiene pubblica.
Qual è il reale rischio per la popolazione? Quali i consigli?
La Valposchiavo non può essere considerata più a rischio di altre regioni. Se ogni cittadino si comporta in modo responsabile, attenendosi ai punti elencati in precedenza, non sussistono più fattori di rischio che in altre parti del nostro paese.
A cura di Marco Travaglia