Giovedì 27 agosto 2020 a Berna si è tenuta la consegna del marchio “Comune di montagna – la gioventù il nostro futuro” (Jugendfreundliche Bergdörfer). Tra i cinque nuovi comuni che hanno ottenuto il marchio c’era anche Poschiavo.
Ma di cosa si tratta esattamente? La SAB (Gruppo svizzero per le regioni di montagna) è un’associazione che si impegna affinché gli interessi delle regioni di montagna e rurali siano presi in considerazione. Tra le sue attività, da alcuni anni sostiene il progetto ‘’Comune di montagna – la gioventù il nostro futuro’’. Questo Label rappresenta un riconoscimento per i comuni che si impegnano per essere attrattivi per i giovani. L’organo principale del progetto consiste in un forum a cui partecipano ogni anno due giovani portavoce dei singoli comuni. Durante questo incontro vengono discusse misure per creare più possibilità per i giovani nei paesi di montagna. A causa del Covid19 quest’anno il forum, che avrebbe dovuto tenersi a Bosco Gurin a marzo, è stato rimandato al 2021.
La candidatura di Poschiavo, inoltrata dal comune, è stata visionata dagli altri giovani membri aderenti al progetto. Grazie alle varie attività rivolte ai giovani, fra cui la creazione di un centro giovanile e il sostegno annuo di 35’000 franchi per le associazioni che promuovono la gioventù, Poschiavo ha ricevuto questo riconoscimento. Si tratta, tra le altre cose, del primo comune di lingua italiana. Da quest’anno infatti, tutte e quattro le lingue nazionali saranno rappresentate, rendendo il dialogo più inclusivo.

Come ricordato anche durante la cerimonia di consegna, questo marchio non è un punto di arrivo quanto più un punto di partenza. La speranza per Poschiavo è quella di costruire un dialogo con i giovani, integrandoli nelle scelte comunali.
A rappresentare il comune di Poschiavo, insieme al cancelliere Nicola Passini, c’eravamo noi. Il nostro compito durante questa giornata è stato puramente rappresentativo, ma durante i prossimi mesi avremo la possibilità di collaborare con i più giovani.
Daniele Isepponi e Matilde Bontognali