Spettacolo teatrale della compagnia inauDita
Ispirata dal celebre racconto scritto da Selina Chönz e illustrato da Alois Cariget, la compagnia inauDita propone uno spettacolo adatto ad un pubblico di tutte le età. In scena Chiara Balsarini, accompagnata dal vivo da Alessandro De Simoni.
Il racconto Uorsin scritto dalla scrittrice engadinese Selina Chönz e illustrato dal pittore sursilvano Alois Cariget è un vero e proprio classico della narrativa per l’infanzia svizzera. Edito per la prima volta nel 1945 in romancio puter, è diventato celebre con la traduzione tedesca Schellenursli e ha visto poi numerose traduzioni in altre lingue.
Il racconto, ambientato in un piccolo villaggio engadinese narra le vicende del piccolo Ursli. Siamo alle porte del Chalandamarz, festa tradizionale dove ogni anno, il primo marzo, i bambini percorrono le strade dei paesi scacciando l’inverno al suono di campanacci. Anche Ursli si prepara per la festa, certo di poter partecipare al fianco dei ragazzi grandi che sfilano suonando i campanacci più grossi, ma in sorte gli tocca la campanella più piccola. Qui inizia l’avventura di Ursli, che, per paura di essere preso in giro dagli altri ragazzi, decide di andare a cercare un campanaccio più grande. Un lieto fine conclude il racconto dai temi profondi come la determinazione e il coraggio, la relazione verso i genitori e il senso di appartenenza ad un gruppo.
All’interno della cornice narrativa del racconto Una campana per Ursli, il monologo di Chiara Balsarini porta in scena la quotidianità della vita contadina nell’arco alpino retico tra gli anni 1940 e 1960.Lo sguardo ammirato di un’amica di Ursin, Madlaina, racconta la storia di Una campana per Ursli, mentre scorreranno, come in un album di fotografie, aneddoti legati alla vita quotidiana nei piccoli villaggi di montagna di allora.
- Regia di Egidia Bruno e Chiara Balsarini
- Accompagnamento musicale dal vivo: Alessandro De Simoni
- Assistenza alla regia: Begoña Feijoó Fariña
- Scene e costumi: Anna Capelli
- Disegno luci: Maurizio Natali
- Assistenza tecnica: Ivan Azzetti
- Produzione: compagnia inauDita
- Lo spettacolo è tratto da Schellen-Ursli di Alois Carigiet e Selina Chönz, Orell Füssli, 1971.
Chiara Balsarini, di Brusio, è di professione ostetrica e ha iniziato a fare teatro da bambina con il regista Valerio Maffioletti. Ha poi seguito la sua passione frequentando corsi del Movimento Artistico Ticinese e partecipando a diversi seminari di approfondimento in Svizzera e all’estero. In questi ambiti ha lavorato, fra gli altri, con Gaddo Bagnoli, Claudia Contin, Igor Livant, Corrado d’Elia, Gigliola Amonini, Luca Radaelli, Tindaro Granata, Serena Sinigaglia e Bernard Stöckli della scuola Dimitri di Verscio.
Alessandro De Simoni, valtellinese, è pianista, fisarmonicista e compositore. Accanto agli studi classici ha approfondito e frequentato il mondo della musica moderna, popolare, rock e leggera. Attivo da anni sulle scene concertistiche da solo e alla guida di formazioni, fra cui Circo Abusivo, Clandestango, Liscio da Camera e Immaginario, suona e si esibisce in tutt’Italia ed Europa. Ha al suo attivo collaborazioni con musicisti come Davide Van De Sfroos, Gogol Bordello e Tonino Carotone, ed è insegnante presso la Civica Scuola di Musica della Provincia di Sondrio e l’Università Popolare di Lucca.
La compagnia inauDita è stata fondata da Chiara Balsarini e Begoña Feijoó Fariña nel 2015 a Brusio. Opera in Valposchiavo ed è particolarmente attenta alle tematiche legate al territorio del Grigioni italiano. Nel corso degli anni ha sviluppato il proprio lavoro di ricerca teatrale nella creazione di opere inedite, fra cui Circondario confinante (2015), Mi non sei (2017), Maraya (2018) e Ursin (2020).
L’appuntamento è per giovedì 10 settembre 2020 alle ore 20.30, presso la Scuola cantonale grigione, sede Plessur. L’ingresso è libero. È richiesta la prenotazione, posti disponibili limitati. La serata si svolgerà nel rispetto delle regole igieniche in vigore.
Informazioni e prenotazioni: coira@pgi.ch – www.pgi.ch/coira – +41 (0)81 252 86 16