Parti a Samedan, Bontognali: Soluzione necessaria e anticipata di un anno

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Come siete arrivati a questa importante e controversa decisione? Non tutti sono entusiasti della scelta…

Forse è necessario partire un po’ da lontano. L’evoluzione, in medicina, va verso una specializzazione sempre più accentuata. Nel contesto dell’ostetricia questo si manifesta nel fatto che i parti, in futuro, dovranno essere seguiti, dal lato medico e con l’appoggio della levatrice, da parte di specialisti, cioè da un medico ginecologo FMH (Federazione medici svizzeri). Attualmente, il Centro Sanitario Valposchiavo dispone di uno specialista, il Dr. Walker, che però è prossimo al pensionamento. La ricerca di un ricambio, disposto a trasferirsi in Valposchiavo, è stata vana. Comprensibilmente, non si trova uno specialista che, in loco e da solo, possa coprire una presenza/picchetto tutto l’anno, con un’attività che comporta però non più di un 40% di pensum, attività ambulatoriale e parti tutto incluso.

Questo cambiamento era previsto per quest’anno o è stato anticipato? E poi, nel comunicato che avete diramato si legge: “sono state discusse diverse soluzioni”. Quali altre?

Dopo aver valutato anche il reclutamento di specialisti dalla Valtellina, si è deciso di optare per una collaborazione con il reparto di ginecologia/ostetricia dell’Ospedale di Samedan. Un concetto, in questo senso, era appena stato affinato e l’inizio della collaborazione era prevista per l’anno prossimo, ma altre contingenze, cioè l’impossibilità di poter garantire durante i prossimi mesi il picchetto anestesiologico d’urgenza per eventuali tagli cesarei, ci hanno imposto di trasferire i parti a Samedan già da subito.

Immaginiamo possano presentarsi dei casi di parti urgenti nei quali il trasferimento presso l’Ospedale dell’Engadina Alta richieda tempi troppo lunghi: qual è il protocollo che adotterete?

Il concetto citato prevede tutta l’attività ambulatoriale, consulti e visite, presso l’Ospedale San Sisto, e tutte le attività stazionarie, parti spontanei o cesarei, a Samedan. Per il trasferimento delle partorienti, in caso di urgenza o di cattivo tempo (come per esempio la presenza di neve sul passo) sono previste soluzioni adeguate alla singola situazione: trasferimento in ambulanza accompagnata dal necessario servizio stradale per le urgenze (per esempio uno spazzaneve) oppure possibilità di recarsi in anticipo a Samedan in un appartamentino dell’Ospedale riservato e gratuito per la donna incinta; in questo caso i costi del monolocale verranno assunti dal CSVP.

Riguardo questa scelta è stato scritto che si tratterebbe di un adeguamento del Centro Sanitario alle strategie future: che cosa vuol dire concretamente? Sembra quasi che si vogliano trasferire anche altri servizi…

Con adeguamento alla strategia futura si intende, appunto, adattarsi a queste tendenze: le specializzazioni citate, l’attività medica sempre più ambulatoriale e meno stazionaria ecc. In questo contesto, il CSVP prevede dunque, a breve, la costruzione di nuovi ambulatori specialistici e di un Centro Medico attiguo all’Ospedale San Sisto. Ma al riguardo informeremo prossimamente…


A cura di Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

4 COMMENTI

  1. notizia che arriva per me come un fulmine a ciel sereno. Sicuramente si saranno fatte tutte le valutazioni del caso, ma rimane un certo amaro in bocca e l’immagine dell’ambulanza preceduta da uno spazzaneve sul Bernina, magari in un notte di bufera, non è certamente delle più rassicuranti !

  2. Caro Emanuele, ho chiesto il perché. Con un simpatico espediente retorico mi chiedi di trovare medici valtellinesi a due precise condizioni, cosa che ovviamente non è nelle mie competenze. Detto questo torno sulle due condizionalità ostative: disponibilità e reperibilità (sintetizzo:h24 e 30 minuti) e costi. Sono certo che abbiate interrogato e valutato. E qui mi fermo. Anzi, no. Mi rimane un tarlo: tutto bene?
    Saluti. Piergiorgio

  3. Caro Piergiorgio
    Se ci porti un’équipe di anestesisti e ginecologi dalla Valtellina, che ci garantiscono la necessaria copertura per parti e cesarei entro 30 min giorno e notte tutto l’anno, e a condizioni sostenibili, possiamo riparlarne…
    Saluti Emanuele

  4. Sintetizzando:“tutta l’attività ambulatoriale, consulti e visite, presso l’Ospedale San Sisto, e tutte le attività stazionarie, parti spontanei o cesarei, a Samedan”. E, per quanto riguarda il trasferimento oltre Bernina, questo si effettuerà “in ambulanza accompagnata dal necessario servizio stradale per le urgenze (per esempio uno spazzaneve)”.
    Questo accade perché non si trovano ginecologi elvetici disponibili a trasferirsi in Valposchiavo (le ragioni sono precisate nell’intervista) e perché ”dopo aver valutato anche il reclutamento di specialisti dalla Valtellina”, si è scartata questa possibilità. Già, perché?
    Dunque parti spontanei e cesarei solo a Samedan: tutto bene?