La “Vuelta” di Badilatti: tappa per tappa

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Nel titolo abbiamo voluto giocare con il nome della corsa ciclistica spagnola per eccellenza, il cui nome tradotto in italiano significa giro. La “prima volta” è quella del nostro Matteo Badilatti che, dopo aver sfiorato nel recente passato la convocazione al Giro d’Italia, parteciperà finalmente a una grande classica del ciclismo internazionale. La Redazione de Il Bernina, oltre che a fare il tifo per l’amico Matteo, si impegnerà a informare giorno per giorno i propri lettori sulle gesta del corridore poschiavino. Leggi tutti gli aggiornamenti quotidiani nella sezione tappe qui sotto. 

Ridotta di 3 tappe rispetto all’usuale format (non più 21, ma 18), la Vuelta a España 2020 inizierà martedì 20 ottobre da Irún, nei Paesi Baschi e terminerà l’8 novembre nella capitale Madrid.
La settantacinquesima edizione della corsa affronterà un percorso complessivo di 2 882,8 km e sarà valida come ventesima prova dell’UCI World Tour 2020

Prima tappa, martedì 20 ottobre (partenza alle ore 13.00)

Irun – Arrate/Eibar, 173 km

Pronti via ed è subito gara vera con arrivo in salita. 173 chilometri impegnativi: avvio in pianura con una seconda parte di gara in salita attraverso due gran premi della montagna come il Legazpia e l’Alto de Kanpazar. A meno di 25 km dall’arrivo ad Eibar nuova sfida con l’Alto de Elgeta (6 chilometri) e infine l’Alto de Arrate (5.3 chilometri).

La tappa è stata vinta dal corridore sloveno Roglic Primoz del Team Jumbo-Visma che, grazie ad uno spunto nel finale, ha lasciato dietro di sé la coppia formata da Richard Carapaz e Daniel Martin. Matteo Badilatti ha chiuso la propria gara in 49^ posizione con il tempo di 04H 28′ 25”, finendo a quasi 6 minuti di distacco dal primo.

Seconda tappa, mercoledì 21 ottobre

Pamplona – Lekunberri, 151,6 km

Nella seconda tappa, a vincere è lo spagnolo Marc Soler, appena davanti alla maglia rossa Primož Roglic, che ha chiuso la tappa con il tempo di 3h 47′ 04”. Matteo Badilatti si è classificato in 128^ posizione con il tempo di 4h 05′ 48”. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino si trova in 60^ posizione, con un distacco di 24′ 32″.

Terza tappa, giovedì 22 ottobre

Lodosa – La Laguna Negra/Vinuesa, 166,1 kmLa terza tappa  ha visto primeggiare un ciclista della Israel Start-Up Nation (la squadra di Badilatti), ovvero l’irlandese Daniel Martin in 04H 27′ 49”’, che si trova ora in classifica generale a soli 5 secondi dalla maglia rossa Primož Roglic. Badilatti è autore di un’ottima prova, facendo segnare il 25° tempo con un ritardo di 1 minuto e 10” sul compagno di squadra e vincitore della tappa. In classifica generale il poschiavino risale ben 13 posizioni fino alla 47a piazza e al 10° posto della classifica degli scalatori, con 3 punti.

Quarta tappa, venerdì 23 ottobre

Garray/Numancia – Ejea de los Caballeros, 191,7 km

L’irlandese Sam Bennett ha conquistato in volata la 4^ tappa della Vuelta; Primoz Roglic resta in maglia rossa, con la classifica generale invariata a causa di un arrivo compatto dei corridori. Matteo Badilatti chiude in 160^ posizione con il tempo di 3h 55′ 35”, a soli 2 minuti dalla vetta.

Quinta tappa, sabato 24 ottobre

Huesca – Sabinanigo, 184,4 km

Volata trionfale al traguardo di Sabinanigo del belga Tim Wellens, il ciclista della Lotto Soudal vince la sua prima tappa al Giro di Spagna battendo Guillaume Martin e Arensman. La maglia rossa rimane saldamente in mano a Roglic che anzi guadagna qualche secondo sui rivali nello sprint finale. Matteo chiude la tappa in gruppo, un buon 67^ posto con il tempo di 4h 23′ 30” a poco più di 4 minuti dal gruppo di testa.

Sesta tappa, domenica 25 ottobre

Biescas – Col du Tourmalet, 136,6 km

Gli organizzatori della Vuelta hanno modificato il percorso, domenica 25 ottobre infatti non verrà scalato il Col du Tourmalet con lo sconfinamento in Francia per l’arrivo. Il traguardo sarà alla stazione sciistica di Aramón Formigal: dopo la partenza da Biescas e 146,4 chilometri che includono l’Alto de Petralba e l’Alto de Cotefablo, verrà effettuato un nuovo passaggio per Biescas prima della scalata finale, appunto l’Aramón Formigal.

Nonostante la perdita del Tourmalet la sesta tappa della Vuelta ha comunque regalato diverse emozioni. La più eclatante è il cambio al vertice della classifica generale: Primoz Roglic crolla nella salita verso l’Aramon Formigal e cede la maglia rossa all’ecuadoriano Richard Carapaz. La tappa viene vinta dallo spagnolo Ion Izagirre (3h 41′ 00”), seguito dal canadese Woods e dal portoghese Rui Costa. La tappa fredda e piovosa ha visto Matteo arrivare nelle ultime posizioni, al 159^ posto con il tempo di 4h 05′ 26”. Badilatti conserva comunque un ottimo piazzamento in classifica generale al 78esimo posto a +53′ 04” dal nuovo leader Carapaz.

Il percorso originale, poi modificato
Il percorso alternativo della sesta tappa

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Lunedì 26 ottobre: primo giorno di riposo

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Settima tappa, martedì 27 ottobre

Vitoria-Gasteiz – Villanueva de Valdegovia, 159,7 km

Due ascese al Gran Premio della Montagna di prima categoria dell’Alto de Orduña, che presenta pendenze fino al 14%. L’ultima salita è cominciata a 18 km dal traguardo. Matteo ha conquistato un ottimo 60° posto con il tempo di 3h 55′ 47”, a poco più di sette minuti dal vincitore di tappa, il canadese Michael Woods. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino risale tre posizione, portandosi al 75° posto; dalla maglia rossa, Richard Carapaz, conserva un distacco di 59′ 39”.

Ottava tappa, mercoledì 28 ottobre

Logrono – Alto de Moncalvillo, 164 km

L’ottava tappa ha visto la lotta tra tre contendenti al titolo, arrivati seguendo questo ordine: Primož Roglic (4h 07′ 08”), Richard Carapaz (4h 07′ 21”) e Daniel Martin (4h 07′ 27”). L’ecuadoregno Carapaz, nella classifica generale, mantiene la maglia rossa, ma pochi secondi lo separano da Roglic (+13”) e Martin (+28”). Matteo Badilatti ha chiuso questa tappa in 101^ posizione, con il tempo di 4h 26′ 21”. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino conferma la 75^ posizione con un distacco di 1h 18′ 45”.

Nona tappa, giovedì 29 ottobre

Castrillo del Val – Agiular de Campoo, 157,7 km

La nona tappa si è conclusa con una volata, vinta dal tedesco della Bora Hangsrohe Pascal Ackermann in 03H 39′ 55”, precedendo il belga Gerben Thijssen e Max Kanter. Inalterate le posizioni degli uomini di classifica, con Carapaz, Roglic e Martin sempre ai primi posti e quest’ultimo, caposquadra della Israel start-up Nation di Badilatti a 28” dalla testa della corsa. Il ciclista poschiavino ha fatto segnare 1′ 50″ di ritardo nella tappa ed è attualmente 76° nella classifica generale.

Decima tappa, venerdì 30 ottobre

Castro Urdiales – Suances, 185 km

La decima tappa è stata vinta dallo sloveno Roglic (4h 14′ 11”) che, grazie a questo straordinario risultato, è riuscito a strappare la maglia rossa a Carapaz. L’irlandese Daniel Martin segue la testa a soli 28 secondi. Matteo Badilatti ha chiuso la gara in 143^ posizione, con il tempo di  4h 19′ 56”, a poco più di 5 minuti di distacco. In classifica generale l’atleta valposchiavino perde sette posizioni (83°), accumulando un ritardo complessivo di +1h 26′ 17”.

Undicesima tappa, sabato 31 ottobre

Villaviciosa – Alto de la Farrapona, 170 km

Situazione invariata nelle parti alte della classifica, con Roglic in maglia rossa e a seguire Carapaz e Martin. Questa tappa è andata al francese David Gaudu con il tempo di 4h 54′ 13”. Matteo Badilatti ha chiuso in 147^ posizione in 5h 31′ 16”. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino scala in 89^ posizione, con un ritardo di 2h 02′ 17”.

Dodicesima tappa, domenica 1 novembre

Pola de Laviana – Alto de l’Angliru, 109,4 km

Nella dodicesima tappa l’ecuadoriano Carapaz si riprende la maglia rossa ai danni di Roglic che, però, resta a soli 10″ di distacco. La gara è stata vinta dal britannico Hugh Carthy con il tempo di 3h 08′ 40”. Matteo Badilatti ha chiuso in 119^ posizione con il tempo di 3h 40′ 36”.

Lunedì 2 novembre: secondo giorno di riposo

Tredicesima tappa, martedì 3 novembre

Muros – Mirador de Ezaro, 33,7 km (cronometro individuale)

In questa tappa a cronometro è lo sloveno Roglic a farla da padrone: grazie al tempo di 46′ 39” è riuscito a riprendersi nuovamente la maglia rossa ai danni dell’ecuadoriano Carapaz che, in classifica generale paga un distacco di 39”; al terzo posto regge il brittanico Hugh Carthy (+47”). Matteo Badilatti, il cui punto debole sono proprio le cronometro, ha pagato un distacco di circa 9 minuti, piazzandosi in 149^ posizione. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino scivola in 98^ posizione, con un distacco dalla maglia rossa di 2h 43′ 07”.

Quattordicesima tappa, mercoledì 4 novembre

Lugo – Ourense, 204,7 km

Il belga Wellens della Lotto Soudal ha conquistato la seconda vittoria personale coronando una fuga. La classifica generale rimane, però, invariata: Primož Roglic è maglia rossa, seguono Richard Carapaz (+39”) e Hugh Carthy (+47”). Matteo Badilatti ha chiuso la quattordicesima tappa in 132^ posizione con il tempo di 4h 48′ 32”, 11 minuti in più del primo. Nella classifica generale, l’atleta valposchiavino scala in 106^ posizione, con un distacco dalla maglia rossa di 2h 50′ 50”.

Quindicesima tappa, giovedì 5 novembre

Mos – Puebla de Sanabria, 230,8 km

Nella quindicesima tappa, l’arrivo in volata ha consegnato la prima vittoria in carriera alla Vuelta al belga Jasper Philipsen. Le prime posizioni rimangono però invariate, con lo sloveno Roglic che mantiene la maglia rossa; a 39″ di distacco c’è Carapaz mentre a 47″ Carthy. Matteo Badilatti ha chiuso al 143° posto con il tempo di 6h 37′ 24” con un distacco di circa 19′ dalla vetta. L’atleta valposchiavino scala in 121^ posizione, con un distacco dalla maglia rossa di +3h 09′ 17”.

Sedicesima tappa, venerdì 6 novembre

Salamanca – Ciudad Rodrigo, 162 km

Altro arrivo in volata alla Vuelta, dove questa volta a vincere è stato il danese Magnus Cort Nielsen davanti al leader della classifica generale Primož Roglic, che a questo punto, anche grazie all’abbuono di 6” ottenuto rispetto ai rivali, ha portato il suo vantaggio su Carapaz e gli altri uomini di classifica a 45”. Badilatti è invece giunto 118° a 17′ e 48” recuperando una posizione in classifica generale

Diciassettesima tappa, sabato 7 novembre

Sequeros – Alto de la Covatilla, 178,2 km

La diciottesima tappa ha visto trionfare il francese David Gaddu su una delle ultime salite della corsa a tappe spagnola. Un Carapaz scatenato ha cercato di recuperare il distacco che lo separa dalla vetta della corsa, riuscendo a ridurre il distacco da Roglic a 24” ma, nei fatti, consegnando al serbo un bis di vittorie nella corsa in attesa dell’ufficializzazione dopo l’ultima tappa con passerella e volata a Madrid. Matteo Badilatti ha chiuso in 69ma posizione recuperando nella generale altre nove posizioni e salendo al 111° posto.

Diciottesima tappa, domenica 8 novembre

Hipodromo de la Zarzuela – Madrid, 124,2 km

La volata dell’ultima tappa va al tedesco Pascal Ackermann in 3h 28′ e 13”, che ha preceduto l’irlandese Sam Bennet e il tedesco Max Kanter. La corsa ha quindi ufficialmente incoronato vincitore Primož Roglic che vince davanti a Richard Carapaz è Hugh John Carthy. Per quanto riguarda Badilatti, arriva con un gruppo di altri ciclisti al 97° posto, raggiungendo nella classifica finale la posizione numero 110.


Il Bernina

2 COMMENTI

  1. Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni sulle prestazioni del nostro Matteo Badilatti alla Vuelta 2020, al fine di dare una lettura sportiva più completa alle puntuali cronache redazionali de ilbernina.ch.

    Il ciclismo è uno sport di squadra, e Matteo sta affrontando questa sua prima avventura ad uno dei tre massimi giri del circuito mondiale (UCI World Tour) in forza alla Israel Cycling Academy. Nei tempi del ciclismo moderno ogni squadra è composta da 8 corridori, che vengono selezionati dal direttore tecnico di ogni formazione in base alla competizione da affrontare, alle caratteristiche fisiche dell’atleta e al suo stato di forma.
    “Sono qui come gregario di Dan Matin – attualmente 3° della classifica generale, a 28” dal leader equadoregno della corsa Richard Carapaz – e si lavora per lui! E’ quanto mi ha detto lo stesso Matteo, senza mezzi termini. Ciò significa che per lui la posizione in classifica generale ha un significato relativo, ciò che conta è assistere con tutte le sue forze, in ogni momento della corsa, il capitano. Dall’attuale posizione in classifica di Dan Martin possiamo dedurre che Matteo sta svolgendo un ottimo lavoro di squadra, ma che queste sue prestazioni non rispecchiano in nessun modo la sua personale posizione in classifica.
    Se Matteo Badilatti sta partecipando alla Vuelta, e dal prossimo anno farà parte del prestigioso Team Groupama-FDJ, significa che le sue prestazioni sportive sono solide. C’è d’augurarsi che un giorno possa rivestire lui stesso la maglia di leader, e allora forse lo troveremo in cima alle classifiche delle massime corse a tappe del mondo.

    Bruno Raselli