Anche in Valposchiavo possibilità di effettuare i test in azienda

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L’Associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo ha promosso un incontro online (tenutosi mercoledì 3 febbraio alle ore 14 e che ha contato una ventina di partecipanti) in lingua italiana, destinato ai datori di lavoro, allo scopo di fornire informazioni di prima mano riguardanti il programma di test anti-SARS-CoV-2. Oltre alla creazione dei centri di vaccinazione e di test diffusi su tutto il territorio cantonale, il coinvolgimento delle aziende, infatti, costituisce un elemento fondamentale per fare in modo che la pandemia possa essere tenuta sotto controllo.

La campagna, cominciata ufficialmente lunedì 1° febbraio, è proposta dal Cantone dei Grigioni, in collaborazione con l’Ufficio federale della Sanità e con il Medico cantonale. L’adesione delle aziende, che devono avere almeno 5 dipendenti, avviene su base volontaria.

Per accedere a questa opportunità, ha spiegato il responsabile dello stato maggiore di crisi Covid-19 dei Grigioni, Martin Bühler, un incaricato dell’azienda deve registrarsi nella pagina ufficiale, sul sito del Cantone, a questo indirizzo: https://www.gr.ch/IT/istituzioni/amministrazione/djsg/ga/coronavirus/info/coronatest/betriebe/Seiten/start.aspx?idU=1. Una volta svolto questo passaggio, tra le altre cose, l’incaricato dovrà fornire l’indirizzo mail dei dipendenti che, sempre volontariamente, vorranno sottoporsi al test. Gli account degli utenti saranno confermati entro il 7 febbraio, dopodiché sarà possibile effettuare i test.

I test a saliva, che quindi non necessitano della presenza di personale con formazione sanitaria, potranno essere effettuati in un punto precisato all’interno dell’azienda. Una volta raccolti verranno poi trasferiti (in Valposchiavo sono da consegnare alla biglietteria della Ferrovia retica) in un punto cantonale prestabilito , in grado di leggere i risultati, i quali verranno comunicati al dipendente, tramite messaggio, entro 24 ore.

Se il test risulta positivo, la persona interessata viene contattata dal team cantonale di contact tracing; i colleghi di lavoro che sono entrati in contatto con la persona risultata positiva potranno continuare a lavorare, a patto che eseguano il test anti-SARS-CoV-2 tutti i giorni. In materia di privacy, l’impiegato non è tenuto a dire se esegue o no il test, perché esso avviene su base volontaria; ad ogni modo, però, il responsabile riceve il numero delle persone che lo hanno effettuato.

Particolare importanza è stata data all’aiuto che, eventualmente, l’azienda dovrà fornire ai propri impiegati che non hanno molta dimestichezza con le procedure online. Il Cantone si assume i costi per l’organizzazione generale, per il funzionamento della piattaforma nonché per la logistica. Inoltre, si fa carico della maggior parte dei costi per i singoli test, di modo che le aziende partecipanti debbano contribuire con al massimo CHF 8.50 per test. Sono in corso accertamenti riguardo alla possibilità di altri aiuti per il finanziamento, affinché i costi per le aziende possano essere ridotti ulteriormente o addirittura assunti integralmente dal Cantone.


Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione