Il percorso di un impiegato di banca preso nelle spire di una giustizia troppo più grande e potente. Incontra il sottobosco del mondo e finisce condannato a morte. “Come un cane, mormorò” e gli parve che la sua vergogna gli sarebbe sopravvissuta”. Un finale kafkiano in un romanzo che segna chi lo legge.
Incipit: “Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. Perché senza che avesse fatto nulla di male, una bella mattina lo arrestarono”.