Descrizione: I pesci non esistono parla di un ordine divenuto epurazione, di scale evolutive (e sociali) interrotte, di una passione divenuta ossessione tossica in seguito premiata ma soprattutto della possibilità di riuscire a sciogliere matrici di pensiero in un mare in cui finalmente potersi spogliare e nuotare, per riemergere.
Ambiente: Questo libro in principio gradisce spazi osservati, registrati e catalogati, in una sorta di ordinato caos in attesa di veder spuntare il senso della vita. Ma sarà la cura prestata alla ricerca di questo seme a rendere evidente la sterilità del terreno in cui ogni forma di vita non conforme viene combattuta ed estirpata, rendendo necessario alzare gli occhi dalle proprie forme di pensiero fino ad incontrare la vastità dell’orizzonte di un mare in cui i pesci non esistono.
Germoglio: “David Jordan nacque in una piantagione di frutta a nord dello Stato di New York nel periodo più buio dell’anno 1851, il che potrebbe spiegare il suo grande interesse per le stelle. “Le sere d’autunno in cui spannocchiavamo il granoturco”, scrive della sua giovinezza, “nacque in me la curiosità verso i nomi e il significato dei corpi celesti.” Non si accontentava del loro bagliore; li considerava un disordine che sentiva il bisogno di strutturare, di conoscere. A circa otto anni mise le mani su un atlante astronomico e cominciò a confrontare ciò che vedeva sulle mappe con ciò che aveva sopra la testa. Di notte in notte sgattaiolava via di casa a cercare di imparare il nome di tutte le stelle del cielo. E, se vogliamo credergli, impiegò soltanto cinque anni per mettere ordine nell’intero firmamento notturno”.
Scheda tecnica: I pesci non esistono di Lulu Miller, Add editore , scienza-biografia-giallo, ISBN 978-8867832804.