Della Vedova: molto lavoro per Caritas Grigioni

0
1164

Recentemente, abbiamo ricevuto un comunicato riguardante la chiusura del negozio Caritas nel borgo di Poschiavo. Una presenza, quella di Caritas, silenziosa ma spesso data per scontata. Per vedere qual è lo stato di salute dell’associazione umanitaria, abbiamo intervistato il suo direttore, Alessandro Della Vedova.

Come mai avete deciso per la chiusura del negozio Caritas di Poschiavo?
Lo stabile in cui si trovava il negozietto Caritas fino a qualche tempo è stato ristrutturato e lo spazio di quest’ultimo utilizzato dal proprietario per scopi privati; proprietario che ringrazio anche pubblicamente per il comodato d’uso gratuito di questi anni. Dopo un’attenta analisi della situazione, valutate anche le frequenze mensili, abbiamo optato per altre soluzioni. Per noi l’importante è mantenere la nostra presenza in Valle di Poschiavo; le modalità con cui questo avviene, fatto salvo l’obiettivo, passano in secondo piano in questo momento.

Ritiene che questa chiusura possa in qualche modo essere un ostacolo alle attività di Caritas in Valposchiavo?
Ritengo di no. Anzi, la soluzione adottata prevede una più stretta collaborazione con il Servizio sociale regionale Bernina; confidiamo quindi di raggiungere le persone interessate da situazioni di indigenza con maggiore efficacia e discrezione, evitando quindi quel rischio di stigmatizzazione, che in realtà piccole come quella della Valle di Poschiavo, in cui tutti si conoscono, possono creare ulteriori, inutili sofferenze ai diretti interessati.

Qual è lo stato di salute di Caritas in Valposchiavo e a livello cantonale?
Caritas Grigioni, in passato, ha vissuto momenti di grande difficoltà finanziaria, ma si è risollevata grazie soprattutto all’instancabile e certosino lavoro di due poschiavini, il Presidente Claudio Lardi e l’Economo Eraldo Crameri. In questo momento Caritas Grigioni poggia su solide basi ed è in grado di dare sollievo a diverse persone nel nostro Cantone. Certo, per l’anno in corso stiamo accordando aiuti che stanno generando costi superiori rispetto alle entrate, ma per molte persone la Caritas rappresenta l’ultima spiaggia, quindi, continuiamo a non lesinare nell’impiego delle nostre risorse. A questo proposito, ringrazio anticipatamente chi decidesse di fare delle donazioni, permettendomi di segnalare il codice IBAN della Caritas: CH40 0077 4155 0719 6090 1.

Quali sono i progetti principali su cui Caritas lavora principalmente al momento?
Caritas Grigioni è presente con le sue strutture principalmente a Coira, coprendo in tal senso soprattutto la Valle del Reno grigionese, da Thusis fino a Fläsch. L’indigenza è però purtroppo presente anche nelle altre vallate dei Grigioni e in quest’ottica stiamo valutando quali possano essere le modalità più efficaci per raggiungerle, considerando che aprire delle strutture proprie in loco non è cosa banale, anche solo dal punto di vista logistico.  La collaborazione con il Servizio sociale regionale Bernina può quindi essere considerata un progetto pilota, utile per raccogliere esperienze sul campo, da allargare in seguito ad altri servizi sociali regionali grigionesi. È inoltre intenzione della Caritas instaurare rapporti più stretti anche con le parrocchie, che conoscono come poche altre istituzioni le realtà dei singoli territori.

Come sta andando questa esperienza come direttore della Caritas? Tra l’altro, come detto in precedenza, insieme al Presidente Claudio Lardi e all’Economo Eraldo Crameri siete in tre valposchiavini “al vertice” di Caritas ora…
Dal punto di vista dei rapporti umani, è un’esperienza molto arricchente. A volte si è confrontati con situazioni molto complicate e questo porta a riflettere sulle storture della società contemporanea, che certamente ha molti aspetti positivi, ma al contempo anche una gran fretta, e pertanto sempre meno tempo da dedicare alle persone in difficoltà, purtroppo…


A cura di Maurizio Zucchi

Maurizio Zucchi
Collaboratore esterno