La scorsa settimana, sotto l’egida di Valposchiavo Turismo, l’associazione Vivabike e il Velo Club Valposchiavo (unitamente alle guide e alle persone interessate) si sono incontrati per la prima volta con un unico obiettivo: sviluppare il settore della mountain bike nella regione Bernina.
Il gruppo di interesse si è dato appuntamento in bici e, dopo aver preso il treno con fermata a Cavaglia, ha inforcato il nuovo sentiero Gran panoramico, ha attraversato Selva ed è sceso fino a Le Prese. Qui, un momento di convivialità ha permesso di intavolare le basi per un progetto condiviso.
I due obiettivi più vicini, come spiegato dal direttore di Valposchiavo Turismo Kaspar Howald, riguardano il coinvolgimento della gioventù e l’allargamento al Velo Club del comitato organizzativo del Vivabike Festival. A lungo termine, invece, si punta ad una fetta di mercato turistico che possa attrarre visitatori interessati a permanere nella nostra valle per almeno un paio di giorni, in modo che possano usufruire dell’offerta turistica dell’intero territorio. I dati finora raccolti sembrano indicare che si stia andando verso la giusta direzione.
Bruno Raselli e Marco Travaglia
Un patto di collaborazione per la mountain bike é molto positivo anche perché non siamo all`apice ma in continua evoluzione, di biciclette in futuro ne circoleranno sempre di più.
Da augurarsi é pure una buona collaborazione nel risolvere dove necessario la separazione tra escursionisti e ciclisti al fine di regalare ad entrambe le categorie la dovuta tranquillità e serenità cercata nei momenti di tempo libero e di svago.
Poco si diverte il bikers che scendendo da un sentiero deve continuare a frenare per non investire i pedoni ed é obbligato a chiedere strada (….se lo fa) e tanto meno gode l`escursione o la gita il pedone che senza specchietti retrovisori cammina in ansia per un eventuale due ruote che gli sfreccia di fianco regalandogli uno spavento e un po di polvere da respirare.
Terzo obbiettivo necessario risolvere i punti caldi già in discussione da anni, separare le due categorie seguendo il motto vivere e lasciar vivere! (…come ad esempio Val da Camp o Alp Grüm-Cavaglia).
Tutto va bene per le biciclette creare peste di discesa.
Ma cosa fa l’ufficio del turismo per chi desidera andare a piedi (pernottamenti sicuramente più lungi di 2-3 giorni)
Esempio il sentiero che dal lago di Palü porta a Cavaglia
Per favore non dimenticate gli escursionisti a piedi!
Aldo Bolza