Il cantiere ferroviario di Privilasco diventa «Arte Varuna»

2
2485

Ieri pomeriggio, 12 novembre 2021, è stata ufficialmente inaugurata la serie artistica di 23 tavole dipinte dagli alunni delle scuole del Comune di Poschiavo, scuola dell’infanzia compresa, posizionate presso lo scalo provvisorio della Ferrovia retica (FR) a Privilasco. L’opera è stata intitolata «Arte Varuna». All’inaugurazione c’era una rappresentanza degli allievi accompagnata da alcuni docenti, dalla loro direttrice e dai responsabili delle sedi scolastiche. Presenti anche i membri del Consiglio scolastico, il Capo dipartimento educazione, cultura, socialità e sanità del Comune di Poschiavo, alcuni delegati della Ferrovia retica e il responsabile del Consorzio per i lavori di rinnovo della tratta ferroviaria Cadera-Cavaglia.

L’evento è stato anche trasmesso in diretta streaming dalla Web TV del settimanale «Il Grigione Italiano» e a fare da moderatrice, dando a tutti il benvenuto e intervistando le oratrici e gli oratori che hanno presentato le varie fasi di realizzazione dell’opera, ci ha pensato una spigliata allieva delle scuole superiori.

Stefano Crameri, responsabile FR per la linea della valle, ha spiegato come è nata l’idea. A installazione avvenuta del piazzale di Privilasco, che serve da scalo ferroviario per il carico degli inerti usati più a monte nel rinnovo e ammodernamento della galleria “Val Varuna I”, ci si è infatti subito accorti che la barriera perimetrale eretta per limitare – durante i lavori notturni – luci e rumori del cantiere, era composta di pannelli bianchi, di giorno luccicanti, che non si inserivano al meglio nei colori dell’ambiente circostante. Da qui è nata quasi spontanea l’idea di animare con forme e colori i pannelli. La Ferrovia retica si è quindi rivolta alla direzione scolastica del comune per sondarne la realizzabilità con il supporto degli allievi.

Manuele Vecellio, responsabile del Consorzio delle ditte di costruzione, ha sottolineato che i lavori preliminari del rinnovo della galleria “Val Varuna I” sono iniziati nell’estate del 2020 e che proseguiranno per circa altri 8-10 anni lungo la medesima tratta, dove verranno rinnovate altre gallerie e parti del tracciato della ferrovia.

Da parte del corpo insegnanti è stato espresso un parere unanime e molto positivo riguardo al percorso creativo affrontato dalle diverse classi. Nel progetto sono infatti stati coinvolti tutti, dai più piccoli ai più grandi, in un itinerario di apprendimento contraddistinto da grande motivazione, dando risalto alle peculiarità della nostra regione, mettendo in relazione allievi con docenti e rivelando tutte le potenzialità del lavoro in gruppo. Un’esperienza che servirà agli alunni anche nel loro percorso di vita successivo.

Varie sono state le fasi di realizzazione: dalla scelta dei soggetti alla condivisione con le altre classi, dallo studio a tavolino allo spostamento in loco, dalla scelta definitiva di un soggetto alla rinuncia implicita di altri soggetti, fino alle difficoltà di realizzazione, come la preparazione e la levigazione dei pannelli da 240 x 210 cm, la scelta dei colori e dei materiali. Il tutto è stato realizzato con l’intento di trasmettere i valori della Valposchiavo al suo abitante o al turista che durante il passaggio in treno sopra l’abitato di San Carlo vorrà rivolgere lo sguardo a monte, ai piedi del maestoso Varuna.

È stata poi menzionata anche l’utilità della stesura di un diario da parte degli alunni, avvenuta lungo l’intero periodo di realizzazione del progetto. Uno strumento che serve a sottolineare l’importanza non solo della meta (il prodotto finale), ma soprattutto anche del viaggio che conduce alla meta. Infine, il progetto ha avuto pure la valenza simbolica di una rinascita collettiva, seguita a un lungo periodo di privazioni dovuto alla pandemia.

La linea di puntini rossi di varie dimensioni che procede, di quadro in quadro, lungo tutta la serie, è un vero e proprio fil rouge, che rimanda all’unione fra i diversi soggetti raffigurati nonché fra gli alunni di tutte le classi e di tutte le età che hanno collaborato alla realizzazione di «Arte Varuna»: un progetto ben orchestrato, che grazie all’entusiasmo e alla fantasia dei ragazzi porta “bellezza” laddove il progresso tecnologico incide negativamente su ambiente e paesaggio.

2 COMMENTI