Descrizione: Corpo celeste è un libro di pensieri vasti, un monologo che come un uccello in volo osserva dall’alto, attraversa il contesto, studia la traiettoria e poi, una volta individuata la preda, ci si scaglia sopra ma senza l’intenzione di uccidere, solo di svegliare; un libro grido che proveniente dall’alto, oltre il cielo, capace di scuotere il reale.
Ambiente: Questo libro necessita di paesi in cui venga consentita la crescita di anime e coscienze, in cui la ricchezza derivi dalle diversità interiori e in cui le storie si fanno e disfano in attesa di una nuova cultura nata dalla e dalle profondità; una rivoluzione morale che può iniziare cambiando sé stessi rispetto al mondo e alle azioni che ci sono destinate, come una pietrina del mosaico quando sente il disegno eccelso a cui appartiene e decide di accattare il suo posto.
Germoglio: “Col nome corpi celesti venivano indicati, nei testi scolastici di anni lontanissimi, tutti quegli oggetti che riempiono lo spazio intorno alla Terra. E anche il nome oggetto, riferendosi a quello spazio, allora incontaminato, purissimo, si colorava pallidamente di azzurro. Noi – che sfogliavamo quei testi e ammiravamo quelle carte della volta celeste – eravamo invece sulla Terra, che non era un corpo celeste, ma era data come una palla scura, terrosa, niente affatto aerea. Perciò, durante tutta una vita, poteva accadere che, guardando di sera, nella luce tranquilla della campagna, quel vasto spazio sopra di noi, pensassimo vagamente: “Oh, potessimo anche noi trovarci lassù!”. Le leggende e i testi scolastici parlavano di quello spazio azzurro e di quei corpi celesti come di un sovramondo. Agli abitanti della Terra essi aprivano tacitamente le grandi mappe dei sogni, svegliavano un confuso senso di colpevolezza.”.
Scheda tecnica: Corpo celeste di Anna Maria Ortese, edizioni Adelphi, narrativa, ISBN 978-88-4591291-7.